Catanzaro, concluso il seminario “Mafia, territorio…e noi giovani?”

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Si è conclusa con il seminario di studi dal titolo “Mafia, territorio…e noi giovani? “ l’attività formativa deliberata dalla Consulta Studentesca della Provincia di Catanzaro, presieduta dal giovane Michele Ciliberto. Il seminario è stato organizzato dalla Commissione Cultura della Consulta, presieduta da Chiara Procopio del Liceo Classico “Galluppi” di Catanzaro, che ha anche condotto i lavori, per analizzare quanto abbia influito, e continua ad influire, sullo sviluppo economico della Calabria la criminalità organizzata.

All’incontro, dove ha preso parte anche il prof. Vittorio Mete, dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, che ha condotto importanti studi sulla mafia, in ordine alle politiche giovanili, con uno sguardo alle scelte dell’UE, gli studenti hanno interrogato il dott. Filippo Capellupo, membro del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo), sulle prospettive esistenti per le giovani generazioni. Sugli strumenti utili, oltre la conoscenza e la competenza, per sconfiggere il fenomeno mafioso ha risposto con il suo intervento il Prefetto di Catanzaro, S.E. Antonio Reppucci, che ha colto con entusiasmo e grande interesse l’invito rivoltogli dagli studenti.

Al seminario si è registrata, inoltre, l’importante presenza della prof.ssa Maria Marino, docente referente della CSP di Catanzaro, da sempre impegnata nel sostegno e nello sviluppo dei temi proposti dagli studenti della Consulta. Dall’incontro è emerso quanto sia necessario che i giovani si attivino con maggiore protagonismo nella società, perché la loro partecipazione a tutti gli aspetti della propria vita è un presupposto necessario per lo stesso sviluppo di politiche per la gioventù. “Per combattere l’illegalità e la disoccupazione di cui la criminalità si nutre – ha riferito nel suo intervento il presidente provinciale della Commissione Emersione Lavoro Irregolare, Filippo Capellupo – è necessario sfruttare pienamente le potenzialità già esistenti nei mercati, sviluppando il cosiddetto “mercato verde” e ponendo in particolare l’accento su una cooperazione stretta ed efficace tra gli istituti di istruzione e le imprese, nonostante il difficile momento economico che si sta vivendo in questi anni. Questo rapporto potrà liberare finalmente le tante intelligenze e competenze dei giovani calabresi, che potranno così indirizzare il proprio contributo in favore di uno sviluppo della propria terra e diminuire la forza prepotente di quei disvalori che le organizzazioni criminali propongono quotidianamente ai giovani come unica modalità di realizzazione economica e approvazione popolare”.

Di grande impatto emotivo l’intervento del Prefetto di Catanzaro che ha rivolto un sentito appello agli studenti presenti all’incontro: “Aderisco profondamente a quanto appena riferito dal prof. Mete quando dice che solo con lo studio e la ricerca della verità attraverso la pluralità delle fonti è possibile dotarsi di tutte le conoscenze utili per difendersi dalle bestialità suggerite dai modelli ‘ndranghetistici e dal falso mito del potere raggiunto attraverso la forza e l’illegalità. Non bisogna aver paura di queste bestie, ma prendere esempio da tutti quegli uomini che, con il proprio lavoro quotidiano e doveroso coraggio, hanno dimostrato al nostro Paese il modello da percorrere e perseguire per vivere in un mondo migliore, senza più la parola mafia”.

L’incontro si è concluso con l’invito a partecipare ai tre prossimi appuntamenti della “Giornata dell’arte e della creatività studentesca”, che si terranno: giovedì 24 a Lamezia Terme, in piazza Mercato Vecchio; venerdì 25 a Soverato, presso la Villa Comunale; lunedì 28 a Catanzaro, presso il Parco della Biodiversità. Giungono così al termine anche le attività ludiche e ricreative programmate dalla Consulta degli Studenti di Catanzaro per l’anno scolastico in corso. Questi tre incontri saranno dedicati alla sedicenne Melissa Bassi, la giovane che voleva fare la stilista e che è scomparsa prematuramente nell’attentato alla scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi.

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Author: Cristina

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