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Dubbi, proposte e richieste di chiarezza
Commissione Territorio: Sala Consiliare gremita per l’incontro con la Stretto di Messina SpA
Un confronto acceso ma rispettoso quello che si è svolto nella Sala Consiliare di Palazzo San Giovanni, durante la Commissione Territorio che ha visto la partecipazione dei tecnici della Stretto di Messina SpA. Al centro dell’incontro: piano di cantierizzazione, sicurezza, monitoraggio ambientale, approvvigionamento idrico del cantiere, opere preliminari e interferenze sul territorio. Presenti numerosi cittadini, per la maggior parte contrari alla realizzazione del ponte sullo Stretto, che hanno seguito con attenzione i lavori per oltre tre ore.
Un pubblico attento, un’amministrazione poco soddisfatta
L’Amministrazione comunale ha preso atto che, nel merito, le informazioni fornite non si discostano sostanzialmente da quanto già noto sin da marzo 2024, quando furono pubblicati i documenti del MASE. Poche, dunque, le novità tecniche apprese.
Tuttavia, un nuovo elemento emerso riguarda la realizzazione di un bypass lungo la variante di Cannitello, che — secondo la società Stretto di Messina — eviterebbe il “taglio” in due della città, garantendo la percorribilità del lungomare tra le chiese di Pezzo e Cannitello. Una proposta che l’Amministrazione ha definito “non sufficiente” e accolta con perplessità.
Le criticità: rete fognaria, opere funzionali alla città, viabilità alternativa
Resta irrisolto il nodo della rete fognaria. La collocazione del secondo depuratore a Porticello, già contestata dall’Amministrazione a ottobre 2024, è stata ribadita come “improponibile”, soprattutto in un’area a vocazione turistica. La richiesta rivolta alla società è stata chiara: tornare con una proposta alternativa.
Sul fronte dell’approvvigionamento idrico, sono state accolte alcune proposte del Comune — come il potenziamento della rete esistente e l’attivazione della sorgente Aspromonte — ma resta la delusione per l’assenza del dissalatore e la scelta di realizzare un nuovo pozzo a Catona, anziché all’interno del territorio comunale.
L’Amministrazione ribadisce che eventuali opere legate al cantiere ponte dovranno essere “funzionali alle necessità della città, e non viceversa”. Netta, dunque, la contrarietà alla pista di cantiere così come proposta, ritenuta utile solo ai lavori sul ponte. Da qui, la controproposta di una rete di strade alternative: completamento di via Panoramica dello Stretto e via Giovanni Messina, sistemazione di via La Volta, collegamento tra Pezzo e Cannitello attraverso la strada retrostante la variante, prolungamento di via Trecroci, valorizzazione della SP Villa San Giovanni–Campo Calabro e realizzazione di nuove arterie lungo le fiumare Campanelle e Immacolata.
Attese risposte su impatto ambientale e uso delle terre di scavo
Resta forte l’attesa per risposte concrete riguardo gli effetti a mare delle opere del ponte, il possibile impiego delle terre di scavo per il ripascimento costiero, la gestione delle acque meteoriche e quelle del cantiere. Temi centrali, che si intrecciano con la tutela ambientale e la sicurezza del territorio.
Tempistiche e costi: 18 mesi per le opere preliminari
Tra le poche novità emerse durante la seduta, la quantificazione dei tempi e dei costi per le cosiddette “opere anticipate”: 545 giorni, ovvero circa 18 mesi di lavori, per un costo stimato di 300 milioni di euro. Un impegno significativo che, secondo l’Amministrazione, richiede maggiore chiarezza e trasparenza nella pianificazione e nei progetti definitivi.
Dialogo e confronto: la linea della giunta e di “Città in Movimento”
La seduta si è conclusa con la riaffermazione del percorso di dialogo e confronto promosso dalla Giunta, dal Sindaco e dal gruppo consiliare “Città in Movimento”, che hanno confermato la piena coerenza con le richieste già presentate al MIT nell’ottobre 2024. Come ha ricordato il presidente della Commissione, Giovanni Idone, il Comune ha rispettato tutti i tempi e gli impegni previsti.
Tuttavia, ascoltare i tecnici della Stretto di Messina non ha modificato il giudizio politico sull’intero impianto progettuale: le criticità rimangono, i progetti definitivi per risolvere le interferenze ancora non ci sono. E per l’Amministrazione, il futuro della città resta un tema ben più ampio del solo ponte.
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