Richieste del Forum III settore e del Forum Territoriale Area grecanica

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Il Forum provinciale del III settore congiuntamente con il Forum Territoriale dell’Area grecanica chiedono la sospensione del Bando di gara per affidamento del servizio di assistenza domiciliare e inclusione sociale rivolta a disabili gravi, anziani e persone (Delibere C.R. Calabria 360/2008, 544/2009 e 749/2010) riguardante i cittadini del distretto socio sanitario di Melito di Porto Salvo, capofila ed i comuni di Bova, Montebello Ionico, Roghudi, Condofuri, Bova Marina, Roccaforte, San Lorenzo e Bagaladi.

Giovedì 24 luglio scorso il Forum provinciale ha inviato alla Stazione Unica Appaltante, al Comune di Melito di Porto Salvo capofila di distretto e per conoscenza a Sua Eccellenza il Prefetto di Reggio Calabria la richiesta di sospensione delle operazioni di gara su menzionate.

Le motivazioni risiedono in quanto segue:
Il III settore, contrariamente a quanto scritto nella premessa del Bando, non è mai stato invitato negli incontri di elaborazione dello stesso bando e capitolato. Quanto affermato non risponde a verità e se ne apprezzano le conseguenze di ciò in merito agli opinabili contenuti per le ragioni che spiegheremo in seguito.

L’esclusione del Terzo settore ha trovato culmine nelle mancate convocazioni dell’Ufficio del Piano di Zona, con responsabilità della vecchia amministrazione politica, purtroppo confermata paradossalmente durante la gestione Prefettizia che nella sostanza ha cassato ogni forma di coinvolgimento del Terzo settore garantito dalle normative ( 328/00 e L.R. 23/03), nonostante numerose richieste ed azioni mediatiche.

L’alveo corretto di coinvolgimento sarebbe stato l’ufficio del Piano di Zona, cosa quindi non avvenuta.
Non è stata data applicazione alla DGR Calabria n. 505 del 30/12/13 che introduce i “Criteri per la disciplina dei sistemi di affidamento ai soggetti del terzo settore dei servizi di cura agli anziani non autosufficienti”. Nel corpo della delibera viene finalmente introdotto e normato il sistema dell’accreditamento (articolo 3 Acquisto dei Servizi).

Tant’è che per l’analogo servizio alcuni distretti della Calabria (vedi Lamezia Terme, Soverato, ecc.) hanno subito applicato la procedura di accreditamento. Si è preferito quindi il ricordo a strumenti obsoleti come il Bando di Gara, la cui pubblicazione è postuma alla delibera richiamata. Riteniamo sia stata violata la normativa regionale.
Il disciplinare consente la partecipazione alla gara di soggetti diversi, ovvero organismi profit, dal Terzo Settore in violazione del DPCM 30/03/01 nonché della citata Delibera G.R. Calabria 505/13. La partecipazione del III settore è solo, per come impostato il Bando di Gara, un fatto residuale.

Opinabile il metodo di attribuzione dei punteggi. L’incoerenza del Comune di Melito Porto Salvo nel privilegiare soggetti diversi dal Terzo Settore, trova il suo acme nell’enorme punteggio da attribuire al ribasso (40%) ormai raro da rintracciare in gare analoghe.

Preliminarmente infatti occorre evidenziare che vi è un orientamento giurisprudenziale favorevole alla tesi dell’obbligatorietà del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa la quale discende dall’articolo 2, comma 2, del d.lgs. 163/2006; e dall’articolo 5 della legge 328/2000, così come specificato nel D.P.C.M. 30 marzo 2001.
Da diversi anni infatti vi è una prassi più che consolidata che ha indotto gli enti locali a scartare tra le modalità di aggiudicazione di una gara avente ad oggetto i servizi alla persona, quelle in cui l’elemento prezzo avesse un peso eccessivo, ed a privilegiare per evidenti ragioni di opportunità, il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

L’eccessivo peso dato al ribasso, presuppone infatti che si abbassi la qualità del servizio, con la conseguenza che tutti pagano questa richiesta.

Pagano gli operatori che per lavorare sono obbligati ad accettare condizioni di livello sempre più basso, in termini di paga, orari, carichi di lavoro e di riconoscimento dei minimi diritti contrattuali. Pagano gli utenti in quanto è impossibile mantenere standard qualitativi alti se gli operatori non sono qualificati, con esperienza e soprattutto affezionati al proprio lavoro.

Altre incongruenze risiedono nell’enormità dell’importo su cui praticare il ribasso: ben € 304.000 (il 75% dell’intero importo di gara) e nell’ aliquota IVA calcolata al 22%
Da ciò emerge che al comune di Melito Porto Salvo non importa se l’aggiudicatario rispetti i minimi contrattuali, gli importa solo che costi poco!

Inoltre appare abnorme l’importo destinato agli oneri di sicurezza in un servizio domiciliare in cui non c’è neanche un rischio di interferenze.

Stante al bando di gara il servizio dovrebbe durare ben due anni, poiché è imminente il varo del PAC a breve ci ritroveremo con inutili sovrapposizioni di servizi.
Facendo un rapido calcolo e senza contare il ribasso praticato dal futuro aggiudicatario, appare impossibile tirare avanti due anni!!! Siamo infatti intorno a € 160.000 nette annue fatto un rapido calcolo applicando i minimi tabellari imposti dal Ministero del Lavoro (ultima del 2 ottobre 2013), si possono assicurare circa 9.000 prestazioni che corrispondono a circa 173 ore settimanali di servizio diviso i 180 utenti fa poco meno di un’ora a utente a settimana che in un mese fanno appena 4, contro le 12 ore minime imposte dal capitolato.

Quanto sopra esposto ci porta tranquillamente ad affermare che il mix tra importo a base d’asta e durata genera una violazione dei minimi tabellari fissati dal Ministero del Lavoro per i relativi livelli contrattuali.
Tutto ciò a discapito degli utenti che attendono il Servizio da ben quindici mesi!

Alla luce di quanto sopra descritto, il Forum Provinciale del III settore con il supporto locale del Forum Territoriale dell’Area grecanica ha chiesto di avviare una procedura di ravvedimento in autotutela da parte di codesto comune finalizzato ad un riesame del Bando ed una sua riproposizione con nuova scadenza nel totale rispetto di quanto richiamato nel metodo e nel merito dal Forum del Terzo Settore.

Altrimenti nel rispetto dei diritti dei cittadini utenti ci vedremo costretti a ricorrere alla Giustizia Ammnistrativa.

Il portavoce Provinciale Luciano Squillaci

Il portavoce Territoriale Mario Alberti

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