Melito Porto Salvo (Rc), Tenio : " il nostro obiettivo è proteggere la cooperativa"

Questo post é stato letto 62770 volte!

“ Salvare con forza e volontà i posti di lavoro dei nostri dipendenti” così il Presidente della Cooperativa Rinascita Onlus, Antonella Tenio, ha affermato nel corso della conferenza stampa, che ha avuto luogo nella mattinata di oggi, 8 maggio alle ore 12:00, presso la sede sita a Melito Porto Salvo, in via Filippo Turati. Alla tavola rotonda presente il CDA, il Presidente di Rinascita Antonella Tenio, il vice presidente Angela Vinci e la consigliera , la dott. ssa Giovanna Versace. Significativi sono stati gli argomenti trattati, prima fra tutti la determinazione di rimanere uniti e coesi in un momento delicato. “ Con rammarico apprendo il comunicato stampa del sindacato unitario di base, che sferra un immotivato attacco al consiglio di amministrazione della cooperativa, affermando, che siamo colpevoli di non pagare i dipendenti – dichiara il presidente di Rinascita Antonella Tenio. – Non siamo nuovi a questi attacchi , che stigmatizza le vittime e volutamente , ignora le motivazioni della crisi”. Un incontro molto accesso in cui si cerca di dare delle risposte chiare e dire con franchezza che l’ obiettivo principale “ non è costruire una difesa, ma abbiamo l’obbligo morale di dire i fatti come sono realmente. Andremo noi dal Prefetto, per proteggere la Cooperativa. Basta con la guerra, fatta ai mulini al vento”. Un punto largamente dibattuto è il contratto di solidarietà a questo riguardo è stato affermato “ Forti con i deboli, deboli con i forti. Mettere in discussione il contratto di solidarietà , nel quale la differenza di percentuale tra soci e dipendenti compensata da una priorità di recupero dell’ arretrato è atteggiamento irresponsabile e non riconducibile a chi vuol salvare posti di lavoro, dichiara Tenio – a questo si inserisce da parte di Usb una chiara azione di avvelenamento delle relazioni tra dipendenti e vertici dell’azienda con una vergognosa strumentalizzazione del dosaggio economico di molte famiglie”. Numerose sono state le domande che il CDA si è più volte chiesto durante l’appuntamento e alle quali ancora non riesce a dare una valida risposta “ A chi giova mettere l’ uno contro gli altri mentre occorrerebbe essere uniti? A chi giova la chiusura di una cooperativa che impiega e mantiene tra mille difficoltà 49 famiglie? “