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Frode nelle scommesse sportive: scoperto giro d’affari da decine di migliaia di euro.
Un’indagine delle forze dell’ordine ha portato alla luce un presunto sistema di frodi legate alle scommesse sportive, con un giro d’affari stimato in oltre 40 mila euro. Al centro dell’inchiesta ci sarebbe un gruppo di persone accusate di aver alterato i risultati di alcune partite dei campionati giovanili di calcio per ottenere vincite sicure.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha portato all’esecuzione di misure cautelari domiciliari nei confronti di cinque soggetti, ritenuti parte di un’associazione finalizzata alla frode sportiva.
Le indagini sarebbero partite a seguito di una segnalazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli riguardante un flusso anomalo di scommesse su una partita della categoria Primavera. Da lì, è emerso un presunto meccanismo attraverso cui venivano pilotati i risultati di alcuni incontri per far coincidere gli esiti con specifiche giocate.
Secondo quanto ricostruito, le gare sarebbero state influenzate tramite decisioni arbitrali “mirate” — come rigori o espulsioni — in modo da garantire il verificarsi di pronostici favorevoli al gruppo. Le scommesse venivano poi effettuate anche attraverso piattaforme estere non autorizzate, per rendere più difficile il tracciamento dei flussi di denaro.
Scommesse ingenti a Condofuri, Melito Porto Salvo, Palizzi e Reggio Calabria, sebbene le partite coinvolte non riguardassero squadre calabresi. L’attività investigativa che ne è derivata avrebbe permesso di raccogliere gravi elementi sull’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, promossa e diretta da un arbitro della Sezione di Reggio Calabria delle categorie Primavera, Primavera 2 e Serie C, il quale dirigeva l’arbitraggio di diversi incontri calcistici, in modo da indirizzare il risultato finale e farlo convergere verso gli esiti oggetto di scommesse mirate effettuate dai membri del sodalizio. Quattro, in tutto, le partite contestate dalla Procura reggina. Non risultano, comunque, coinvolgimenti diretti né di calciatori, né di società sportive.
Le autorità stanno proseguendo gli accertamenti per individuare eventuali altre persone coinvolte e valutare la portata economica complessiva del sistema.
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