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Antonino Vadalà, 52 anni, è morto ieri mattina presso l’ospedale “Dei Pellegrini” di Napoli. Il suo decesso, però, potrebbe diventare un caso giudiziario. L’autorità giudiziaria partenopea ha disposto l’immediato sequestro della salma, che, dunque, è stata trasferita presso l’Azienda ospedaliera universitaria “Federico II” di Napoli per rimanere a disposizione degli inquirenti.
I parenti di Antonino Vadalà, infatti, si sono rivolti alla Procura della Repubblica di Napoli.
Antonino Vadalà, arrestato nell’ambito dell’operazione “Bellu lavuru”, era stato condannato ad una pena di sette anni di reclusione e nei primi mesi del 2014 infatti avrebbe lasciato il carcere di Napoli. Una malattia, diagnostica la scorsa estate, aveva portato il difensore di Vadalà a chiedere la liberazione anticipata del suo assistito.
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