Incidente ferroviario, una tragedia sfiorata e l’Ospedale dimenticato

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Il 6 marzo un incidente ferroviario si è verificato a Gimigliano, lungo la linea Catanzaro-Cosenza, nei pressi del santuario della Madonna di Porto.

Sull’accaduto parla il Sindaco di Soveria Mannelli, Avv.to Giuseppe Pascuzzi:

“Nonostante gli organi informativi non ne abbiano fatto adeguato cenno, nell’incidente ferroviario occorso nelle vicinanze del Santuario della Madonna di Porto, Natalina Talarico, nostra concittadina, ha subito i danni più gravi: si trova in coma farmacologico presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza.

Il mio pensiero e quello di tutta la cittadinanza va a lei e alla sua famiglia, oggi sconvolta e devastata, ancor più di ieri, perché innumerevoli sono gli interrogativi che affollano le menti di chi non riesce a spiegarsi come siano ancora possibili tali incidenti, nei quali a farne le spese sono sempre i soliti: giovani studenti e lavoratori pendolari. L’occorso ha riportato vividamente alla nostra memoria il disastro ferroviario del ponte della Fiumarella del 23.12.1961, avvenuto sulla stessa tratta, nella quale perirono 71 persone.

Anche questa volta si è sfiorata una tragedia di enormi dimensioni. Anche questa volta i nostri ragazzi, circa 50, ed i nostri cari che affollavano quelle vetture, hanno rischiato la propria vita. Solo fortuite circostanze hanno impedito che ciò accadesse, come ad esempio il luogo ove è avvenuto lo scontro. Quel tristissimo evento, solo pochi anni fa, nel 2011, è stato ricordato nel suo 50° anniversario, come “la tragedia dimenticata”.

Tutti i passeggeri dei due convogli hanno avuto bisogno di cure mediche, che hanno potuto ricevere grazie al tempestivo intervento delle schiere di soccorritori, tra cui il 118, l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile, i Vigili Urbani, i volontari tutti.

Grazie all’intervento dell’elisoccorso i casi più gravi sono stati dirottati a Cosenza e Catanzaro, mentre il grosso dell’emergenza sanitaria è stato gestito dal Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Soveria Mannelli. I pazienti bisognosi di cure sono stati prelevati alla stazione dagli scuolabus del Comune di Soveria Mannelli, messi a disposizione dal Sindaco, e prontamente condotti nell’Ospedale montano, dove tutto il personale medico e paramedico si è fatto trovare pronto.

Non solo medici ed infermieri del Pronto Soccorso, ma anche il personale di tutte le Unità Operative, rientrando spontaneamente in servizio, è stato in corsia e nei reparti ad accogliere e prestare assistenza a pazienti e familiari, insieme ai volontari della Croce Rossa Italiana del Gruppo di Decollatura, che hanno accompagnato i pazienti in osservazione in tutti i reparti, anche quelli purtroppo chiusi, ove potevano reperirsi posti letto.

L’ennesimo esempio di buona sanità e di grande generosità al quale questo Ospedale ed il suo personale hanno saputo abituare gli utenti del comprensorio, nonostante i drastici tagli di funzioni, servizi e personale subiti con la riconversione. E pensare che in buona parte della stampa si è letto che l’emergenza sarebbe stata affrontata dagli Ospedali di Lamezia Terme e Catanzaro, dove in tutto sono arrivati circa 6 pazienti, mentre solo a Soveria Mannelli si registravano 54 accessi al Pronto Soccorso, oltre ai familiari ed agli accompagnatori. Tutto questo dovrebbe fare opportunamente riflettere chi muove i fili della Sanità in Calabria”.

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