Bova Marina (RC), il M5S si interroga: “La Città Metropolitana è una risorsa?”

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A margine dell’incontro tra M5S -Greci di Calabria e i cittadini bovesi, avvenuto ieri pomeriggio alle ore 18,00 presso il salone ex Irssec del comune di Bova Marina, che ha visto la partecipazione della parlamentare pentastellata Federica Dieni, e nel quale si sono dibattuti  diversi  punti , tra cui il programma politico amministrativo del M5S  per il Comune Jonico, interessato nei prossimi mesi dalle elezioni amministrative e la prossima attuazione della Città Metropolitana; abbiamo chiesto al Presidente dell’Associazione pro-fondazione Edoardo Mollica, Amilcare Mollica, esponente di spicco  e attivista meetup Greci di Calabria, cosa ne pensasse della nascente Città Metropolitana da cui l’Area Grecanica ed il Comune bovese  potrebbero essere toccati.

“Nell’approssimarsi del mese di gennaio 2014, ha iniziato l’avvocato Mollica, mese in cui dovrebbe instaurarsi il procedimento formativo delle Città Metropolitane, in conformità al disegno di legge di prossima approvazione, si sono aperte le discussioni sul funzionamento del nuovo ente”.

“Il funzionamento sarà assicurato con la composizione di tre organismi: il sindaco metropolitano, il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana mentre il territorio coinciderà con la provincia omonima”. “La finalità normativa, in compendio con la costituzione dell’Unione dei Comuni, è quella di dare un armonioso assetto istituzionale al nuovo ente territoriale in modo da rendere economici alcuni servizi di base e fare emergere le risorse localizzate per creare nuova ricchezza”. “Per raggiungere compiutamente tali obiettivi, ha continuato Mollica, è di fondamentale importanza la composizione degli organi amministrativi”.

“A tal fine il disegno di legge prevede che il Sindaco Metropolitano coincida con il Sindaco del comune Capoluogo, ad esempio, il Sindaco di Reggio Calabria sarà il Sindaco della Città Metropolitana, mentre il Consiglio Metropolitano è costituito, oltre che dal Sindaco metropolitano, dai sindaci dei comuni con più di 15.000 abitanti e dai presidenti delle unioni dei comuni con almeno 10.000 abitanti”.

“Da tutto il decreto legge, sfornato dal Consiglio dei Ministri, si appalesano alcune contraddizioni che il legislatore non ha preso in considerazione”. “Per prima cosa, ha insistito Mollica, come si coniugano le “risorse” in tale disegno? E’ noto che il valore del complessivo non è altro che la sommatoria dei valori che lo compongono; seguendo quest’ovvietà ci si domanda: se un comune è spendaccione e dissipatore delle sue risorse, mentre un altro è virtuoso, lindo e ottimo gestore del suo ambiente che vantaggio ha quest’ultimo rispetto al primo in seno all’unico Ente Metropolitano?

Come si coniugano le risorse in tale disegno?

Con l’attuale proposta di legge si deve rispondere “nessuno” e tuttavia bisogna pur convenire che entrambi sono stati “quotati” allo stesso modo e continueranno ad esserlo, quindi, bisogna dedurre che la regola della composizione del consiglio metropolitano andrebbe quantomeno rettificata introducendo un coefficiente aggiuntivo volto a premiare quel comune che recherà lustro e maggiore valore all’intera area Metropolitana.

Come si fa ad applicare concretamente tali coefficienti? Una soluzione potrebbe essere questa: inserire nell’art. 5 del decreto legge,  una lettera aggiuntiva che recita: i coefficienti di cui alla lettera (a) saranno aumentati o diminuiti in base al criterio del comune più virtuoso in applicazione dei cinque principi della buona governance per come dettati dal trattato di Lisbona – Agenda 2001”. Infine, conclude Amilcare Mollica,  è da segnalare la recente novella, secondo cui l’Area Metropolitana, analogamente ad un progetto risalente al 1927, si dovrebbe suddividere in macro aree: Tirrenica, Jonica e Stretto, progetto  peraltro già miseramente fallito.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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