Evento Onda D’urto: la descrizione del percorso

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Nell’estrema punta meridionale della Calabria, adagiato ai piedi del Monte Scafi e cullato dalla fiumara dell’Amendolea, intriso del profumo di zagara e gelsomino, baciato dal sole e dal mitico mare Jonio, nei pressi dell’antica Peripoli, sorge Condofuri, Isola linguistica grecanica.

Condofuri (Dal dialetto greco-calabro: Kontofyria, vicino al forte) è un comune italiano di 5.006 abitanti della provincia di Reggio Calabria. Nel cuore del comprensorio grecano calabrese, Condofuri comprende numerosi centri abitati, ciascuno con caratteristiche proprie. Fra questi spiccano Condofuri Marina, ridente centro sul mare dotato di parecchie strutture turistiche e il “paese”, nucleo urbano primo e sede del Comune, che si trova a 13 km dal mare e si raggiunge attraverso la strada provinciale.

L’interesse del visitatore, oltre che per il meraviglioso mare, è comunque maggiore per le frazioni Gallicianò e Amendolea. A Gallicianò, “il paese più greco d’Italia”, definito “l’Acropoli della Magna Grecia”, si arriva attraverso un “dromo”, un percorso caratterizzato da curve e strapiombi. Si giunge alle prime case, “vucita”, povere, di cartone, e subito dopo qualche chilometro al Centro, che appare all’improvviso. A Gallicianò ancora si parla perfettamente il greco antico, gli usi e i costumi sono direttamente figli dell’antica cultura greca, che predominava in questa zona della Calabria. Non tutto però è greco a Gallicianò, pregevole è pure la chiesa, con una statua del XVI Sec. e due fonti battesimali risalenti al 1508 e al 1683. La frazione Amendolea, anch’essa culturalmente greca, si trova in posizione geografica straordinaria e vi si respira ancora un’atmosfera medioevale. In posizione dominante sulla valle dell’Amendolea, a 358 m s.l.m. e a 8 km dalla costa jonica, sorge il castello normanno che si articola su una rupe. Edificato proprio dai Normanni nel XII secolo, il rudere si presenta con un muro di cinta che delimita uno spazio di ingresso di forma parallelepipeda da cui si accede ad una zona residenziale; di questa rimane una sala rettangolare con alte pareti e finestre ad arco e muri intervallati da piccole torri che hanno lungo il perimetro feritoie e merli che si adattano al ciglio roccioso. All’esterno del castello si trovano tre piccole chiese conservate allo stato di rudere: S. Caterina (XIII sec.), S. Sebastiano (XV sec.) e S. Nicola (XI sec.). In quest’ultimo edificio si conservano importanti testimonianze pittoriche di tradizione bizantina (sec. XII). Amendolea è un luogo di grande fascino: per la presenza del borgo e del castello, per lo straordinario spettacolo offerto dalla fiumara, per le tradizioni che ancora si riescono, sebbene a fatica, conservare e tramandare.

Bova 

Inserito fra i cento più belli d’Italia, con le strette viuzze, le vecchie case e i palazzi nobiliari, le innumerevoli chiese e i resti del castello, è il più importante centro della Calabria Grecanica. Il castello dell’antico borgo di Bova, in parte scavato nella roccia, risale al secolo XI e sorge sulla cima del Monte Rotondo, in posizione egemone sulla sottostante vallata. Le poche tracce che rimangono della struttura originaria non sono sufficienti per ricostruire lo sviluppo planimetrico della pianta e nemmeno per datare e riconoscere le successive fasi costruttive di tutto l’impianto. Le fonti descrivono un imponente castello fondato in epoca normanna e potenziato nel 1494 dagli Aragonesi.

Il percorso

Il percorso si svilupperà tra i Comuni di Condofuri e Bova passando dalla località Armaconi, Manguso, Briga e Tefani, attraversando i Castelli di Bova e Amendolea, con arrivo a Condofuri in località Arangea. Avrà una distanza di circa 31,8 Km, con una pendenza max di 36,8% e una pendenza media del 7,9% – 8,8 %. Tempi di percorrenza, comprensive di soste e visite a luoghi di interesse, circa cinque ore. La partenza sarà a Condofuri Marina, in Via Madonna della Pace, dove, fra l’altro, c’è ampia disponibilità di parcheggio. La prima fase del percorso sarà tutta sull’asfalto, in particolar modo, si imboccherà il Viale Peripoli e si percorrerà per circa 400 mt. Si svolterà a sinistra e si percorrerà Via Bandiera per circa 1 km. Dopo un breve tratto di salita e la discesa verso la frazione Santa Lucia si imboccherà la strada provinciale per Condofuri, la si percorrerà per circa 6 km, costeggiando la Fiumara dell’Amendolea, per poi attraversare il ponte e svoltare, dopo circa 500 mt, a destra per percorrere la strada sterrata, tra vecchie mura e casali, che conduce a Bova attraversando le località di Armaconi, Manguso, Briga. Al termine della salita, breve sosta nell’antico borgo Bova, inserito fra i cento più belli d’Italia, dove visiteremo il Castello e molti altri luoghi d’interesse. Successivamente, terminata la visita, dopo un breve tratto di salita, si svolterà a sinistra e dopo circa 6/7 km di discesa impegnativa, un misto fra asfalto e sterrato, dove sarà possibile fermarsi ed ammirare il panorama magnifico della vallata dell’Amendolea, si raggiungerà il Castello Ruffo dove sarà prevista una breve sosta per recuperare le forze con relativo buffet a base di prodotti tipici locali quali: la Lestopitta, ricotta, formaggio pecorino, salumi e vini locali ecc., accompagnati da musica della tradizione Greco-Calabra. In questa fase, sarà anche possibile visitare il castello e le tre piccole chiese situate all’esterno. Subito dopo, terminata la sosta, discesa verso valle, dove si imboccherà la fiumara dell’Amendolea, per percorrerla per circa 1 km, per poi svoltare a destra, direzione San Carlo, dove potremo ammirare una Torre a forma di tronco di piramide risalente al periodo medievale. A questo punto, imboccheremo la strada Provinciale, questa volta in discesa e, dopo circa 4 Km, svolteremo a destra per la frazione Santa Lucia e, da qui, percorreremo circa 2 km di salita per poi svoltare a destra all’incrocio per contrada Pietra. Dopo 3 km di salita su asfalto si raggiungerà Pietra e, da qui, svolteremo a sinistra e percorrrendo circa 2 km, fra salite e discese su strada sterrata giungeremo in località Arangea, dove sarà previsto l’arrivo e il pranzo presso l’Agriturismo “Il Mandorlo” dove potremo rigenerarci con i buoni prodotti culinari della zona.
Aspetti di interesse naturalistico, ambientale, storico, ecc.
Faremo una tranquilla escursione cicloturistica alla scoperta dei prodotti, dei monumenti e delle bellezze naturalistiche nel nostro territorio, visitando le botteghe degli artigiani e le aziende che fanno continuare a vivere le tradizioni nella nostra terra.

Difficoltà del percorso
Percorso medio/difficile dedicato a biker con un buon allenamento, non presenta particolari difficoltà tecniche se non per alcuni tratti.

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Author: Francesco

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