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Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, la piazza sportiva amaranto e la città tutta, hanno espresso la loro delusione e sconforto dopo aver vissuto sulla propria pelle una situazione complicata, che ha portato all’esclusione del club di Via Delle Industrie dal campionato di Serie B. Sentimenti questi, che hanno destato rabbia, per come si è conclusa la vicenda che ha visto sprofandare la Reggina sprofondare tra i dilettanti.
“Una decisione profondamente ingiusta e che penalizza un popolo intero.”
Così i Sindaci f.f. della Città Metropolitana e del Comune, Carmelo Versace e Paolo Brunetti sul verdetto inappellabile del Consiglio di Stato.
“Le pronunce dei giudici si rispettano, hanno affermato, ma siamo ancora convinti che la Reggina aveva tutte le carte in regola per disputare il campionato di serie B. Chi prenderà il nostro posto in serie B – aggiungono – è giusto che esulti, ma è triste dover riconoscere come i successi sul campo non contino nulla. La permanenza in B l’avevamo sudata e guadagnata. Oggi, è bene che si sappia, non ha vinto nessuno. Ha perso tutto il mondo del calcio.”
“Però – hanno puntualizzato i sindaci facenti funzioni – non dobbiamo abbatterci, ma reagire con la dignità e l’orgoglio di chi sa di avere comunque subito un torto. Mille volte Reggio ed i reggini sono caduti e mille volte hanno saputo rialzarsi.”
“Adesso – hanno evidenziato Brunetti e Versace – mettiamo da parte ogni recriminazione e lavoriamo affinché la gloriosa Reggina possa tornare a riconquistare i fasti che, negli anni, l’hanno portata ai massimi vertici del calcio nazionale. In queste ore frenetiche il nostro pensiero è rivolto ai tifosi, alla gente di Reggio che, fino all’ultimo, ha seguito le sorti della compagine amaranto col cuore in gola ed ha viste mortificate, umiliate e offese speranze e passioni che vanno al di là dell’attaccamento ad una squadra di calcio.”
“I responsabili di questo dramma sportivo sappiamo chi sono e, per sempre, dovranno dare conto alla loro coscienza per aver inferto un colpo pesantissimo alla città, alla tifoseria e ad una popolazione che ama e segue la Reggina. Un’ingiustizia, hanno concluso, non può certo cancellare oltre cento anni di storia. Torneremo. Come prima e più forti di prima. Ci vorrà del tempo, ma la cosa non ci spaventa.”
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