Pozzo idrico a Pellaro reso inutilizzabile da liquami fognari

Pozzo idrico a Pellaro

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Vincenzo Crea: “Pozzo idrico a Pellaro reso inutilizzabile dai liquami fognari che invadono anche lo scantinato di un’abitazione”.

Criticità a Pellaro, la segnalazione di Crea

Di seguito pubblichiamo la nota di Vincenzo Crea, Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.

Crea scrive: “Facciamo seguito alle segnalazioni del 26 maggio e 17 giugno 2018, di cui non si hanno notizie, per far presente che stante il notevole decorso temporale non sono stati adottati provvedimenti a tutela della salute pubblica e a salvaguardia dei bagnanti. Accanto all’acquitrino fognario che si è formato sulla spiaggia del lungomare di Pellaro, ove si registra una moria di pesciolini; continua in modo tranquillo l’attività di balneazione. Questo, mentre dai due collettori posti a monte dell’impluvio del torrente Quattrone si continua a scaricare liquami fognari e acque reflue.

Trattandosi di provvedimenti da adottare per rimuovere situazioni di potenziali pericoli per la salute e che per ragione di sicurezza pubblica, di igiene e sanità; l’atto d’ufficio si sarebbe dovuto compiere senza ritardo”.

Infiltrazioni in un pozzo idrico a Pellaro

“Si segnala che – continua – a pochi metri dai due collettori siti sotto il ponte stradale di via nazionale, tra il canneto; da una tubazione idrica parzialmente interrata fuoriesce una copiosa quantità di acqua per uso umano.

Si pone fortemente in evidenza che i liquami fognari, le acque reflue e piovane che scorrono interrate in via Lume in adiacenza ad una abitazione si sono infiltrate in un pozzo idrico a Pellaro che esiste da oltre settanta anni su proprietà privata; rendendolo a dire del proprietario inutilizzabile. Mentre lo scantinato dell’adiacente abitazione è stato più volte inondato, per l’altezza di circa un metro, dai liquami e acque piovane che hanno creato gravi problemi di instabilità al muro perimetrale. Tant’è che si è resa necessaria la ricostruzione dello stesso da parte del proprietario. Le infiltrazioni continuano insieme alle insopportabili esalazioni fognarie.

Disagi anche in un altro fabbricato

Crea aggiunge: “Anche il vano ascensore di un altro fabbricato in corso di costruzione sempre su detto suolo privato, è stato invaso dalle acque in questione. A dire del proprietario degli immobili le infiltrazioni si sono registrate dopo gli interventi eseguiti anni addietro dalle Ferrovie. E’ necessario e urgente intervenire per eliminare il grave inconveniente igienico sanitario e far cessare queste infiltrazioni; giacchè perdurando tale stato, si possono ammalorare le strutture e determinare così dei cedimenti strutturali; oltre ovviamente ai gravi problemi igienico sanitari cui sono esposti soprattutto il proprietario dei fabbricati e la sua famiglia.

Di quanto accaduto sarebbe a conoscenza personale del Comune di Reggio Calabria e delle Ferrovie che si sarebbero recati sul posto a seguito di tale evento”.

Pellaro

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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