Ponte sullo Stretto e Variante di Cannitello, PdCI: Il Governo Monti continua a fare il Robin Hood alla rovescia

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L’ultimo esempio di questo sconcertante comportamento riguarda proprio il nostro territorio. Infatti, nella legge di stabilità approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, insieme ai tagli alla scuola e alla sanità, all’aumento dell’IVA e alla riduzione delle detrazioni e agevolazioni fiscali, viene inserito lo stanziamento di ben 300 milioni di euro (600 miliardi delle vecchie lire) da destinare al Consorzio di imprese Eurolink coinvolte nell’appalto del Ponte sullo Stretto, a titolo di pagamento di penale per la mancata effettuazione dell’opera.

Personalmente e insieme alla forza politica che rappresento, mi sono sempre battuto in tutte le sedi contro un’opera  inutile, dannosa, pericolosa e devastante come il Ponte sullo Stretto.

Sono, quindi, molto soddisfatto della scelta finalmente compiuta dal Governo Monti di cancellare definitivamente il progetto faraonico che finora è servito solo per sperperare centinaia di milioni di euro di denaro pubblico a favore delle lobby interessate alla realizzazione dell’opera.  Ma non comprendo e non condivido perché mai tutti noi cittadini dovremmo regalare l’ingente somma di 300 milioni di euro al Consorzio Eurolink ( Impregilo e altre imprese)  per un’opera che non si farà.

Invece di regalare soldi pubblici alle imprese togliendoli ai lavoratori, ai pensionati, ai precari, il governo dovrebbe agire per far applicare le penali alle imprese che non rispettano i progetti e i capitolati, come sta accadendo per la famigerata Variante di Cannitello, laddove il Consorzio Eurolink, lo stesso del Ponte sullo Stretto, ha concluso i lavori provocando una devastazione al paesaggio e all’ambiente che non ha precedenti.

Altro che penali da pagare al Consorzio Eurolink. Semmai sono quelli di Eurolink che debbono rispondere del disastro provocato a Villa S. Giovanni e a Cannitello per avere disatteso il progetto ed il capitolato d’appalto.

Per questo chiediamo con forza al governo Monti e al ministro dello Sviluppo Corrado Passera di cancellare la penale di 300 milioni inserita nella Legge di Stabilità e di assumere, contestualmente, una pressante iniziativa nei confronti della società “Stretto di Messina” e del Consorzio di imprese Eurolink, affinchè garantiscano l’adempimento degli obblighi contrattuali e delle prescrizioni imposte dal CIPE, ultimando le opere così come previsto. Se ciò non dovesse avvenire si vada all’immediata rescissione del contratto e a richiedere il pagamento delle penali dovute dal Consorzio Eurolink.

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Author: Cristina

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