Reggio Calabria, Musolino su riapertura Centro ACE

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Domenico Musolino, referente Comitato per la Costituzione “ O.L. Scalfaro “ di Melito P.S:

Al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella –Roma, al Presidente della Giunta Regionale della Calabria , Mario Oliverio – Catanzaro, al Commissario Ingegnere Massimo Scura – Catanzaro, al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – Roma, al Presidente  dell’Assemblea Regionale Calabrese, Nicola Irto – Reggio Calabria.

Si pregano le Autorità in  indirizzo a voler prendere in considerazione , con la massima urgenza possibile, quanto di seguito denunciato, in un comunicato stampa, dal Comitato per la difesa e rispetto della Costituzione “ O.L. Scalfaro “ di Melito Porto Salvo . “Sembrava che la situazione , si sostiene nel c.s., si fosse normalizzata con la riapertura del Centro ACE anche in conseguenza di una forte  e decisa rivolta (per la prima volta nel Sud d’Italia)  popolare, pacifica e democratica”.

“Ma purtroppo a distanza di meno di due mesi la Regione Calabria torna alla carica in maniera più grave e subdola che di fatti impedisce al Centro la piena funzionalità in quanto senza la possibilità di utilizzare la diagnostica strumentale (Ecografie, elettrocardiogrammi, ecodoppler) tutto l’impegno, la professionalità e dedizione di medici e personale diventa difficile e forse anche inutile“.

“Pertanto si stigmatizzava  duramente l’operato di chi ha disposto  questa nuova e grave iniziativa che rappresenta un gravissimo atto di oltraggio alla Costituzione della Repubblica Italiana  ed in particolare per quanto dettato all’ art. 32: “ la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività , e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. 

“E anche da sottolineare che nel centro ACE di Pellaro non  solo i medici  sono impegnati in questa opera  di alto profilo istituzionale e costituzionale ma ci sono, sempre a livello di volontariato, anche personale amministrativo e paramedico”.

“O forse a creare allarme e preoccupazione  è stata la rinuncia, di circa 30 mila cittadini, soprattutto reggini e calabresi a ricorrere ad altre possibilità in materia sanitaria  magari molto costose presso altre  strutture private i quali si sono visti mancare nel proprio budget qualche milione di euro?“.  

“E ciò considerando gli alti costi  delle ricerche strumentali e che purtroppo a volte non si possono fare neanche nelle strutture pubbliche in quanto assenti o non funzionanti ed a volte anche per i tempi biblici ed insostenibili di attesa“. “Cui prodest?  Qualche milione di eur (considerato i costi per ecografie, ecodoppler e elettrocardiogrammi) risparmiati dai cittadini sono stati anche risparmiati dalle strutture sanitarie pubbliche . Allora, forse,  il problema potrebbe annidarsi ed essere ricercato nel mancato business di alcune strutture private? “.

“Ma  può essere mai  che non ci si renda conto che migliaia di cittadini rinunciano alla cura della propria salute , rischiando la propria vita,  in quanto non sono nelle condizioni economiche di pagare queste prestazioni sanitarie?

Il referente del Comitato per la Costituzione “O.L. Scalfaro“, Mimmo Musolino, esprime la propria certezza e fiducia che si presti la necessaria ed urgente attenzione a questa gravissima problematica che ha creato molta  apprensione ed allarmismo nell’opinione pubblica calabrese e reggina in particolare e che al più presto la regione Calabria disponga l’immediata revoca del decreto che proibisce al Centro ACE l’utilizzo delle attività medico -strumentali  per ecodoppler, elettrocardiogramma , ecografie ecc. e che tale Centro possa al più presto tornare   alla propria piena  funzionalità ed al servizio delle persone ammalate ed indigenti nel rispetto dei dettami della Costituzione”.

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