La Calabria e il successo dell’enogastronomia del suo territorio al salone del Gusto e Terra Madre

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di Adriana Cesarò

La Calabria ha incantato, con i suoi prodotti, i numerosi visitatori del Salone del Gusto, svoltosi a Torino Lingotto, dal 25 al 29 ottobre. Un successo dichiarato per il team degli chef calabresi che, si sono alternati a deliziare il pubblico, nell’area dedicata alla regione, dove i visitatori hanno potuto degustare i prodotti locali, messi a disposizione dai produttori, esperti nel settore dell’eccellenza dell’agroalimentare.

La “scuola di cucina”, organizzata negli stand provinciale di Cosenza, Catanzaro e tutta la fascia tirrenica, è stato uno “show cooking” di successo con lo  chef  Patrizia Guerzoni e aiuto chef Enzo Barbieri (Ristorante dell’Hotel Barbieri di Alto Monte), che hanno preparato “Zuppetta di fagioli bianchicon salsiccia di suino nero di Calabria DOP e Zafarani (peperoni) e cruski di Altomonte profumata all’olio extra vergine di oliva DOP Bruzio”.

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Lo chef  Anna Maria Monetta e aiuto chef Palmiro Raffo,(Ristorante “Le Sabbie d’Oro di Belvedere Marittimo), con la preparazione di “Gnocchetti di patate silane IGP al profumo del Mar d’Occidente”. Un delizioso “Caciocavallo DOP arrostito con caponatina di cipolla rossa di Tropea DOP e insalatina di fichi Dottati del cosentino”  è stato preparato dallo chef Gaetano Alia e aiuto chef Daniela Morrone del (Ristorante La Locanda di Alia di Castrovillari).

Il Ristorante La Tavernetta di Camigliatello Silano e gli chef Pietro Lecce e l’aiuto chef Denise Miglietti, hanno presentato“Podolica&Podolico con buccetta di limone di Rocca Imperiale”. Tutte le suddette ricette sono state preparate nel giro di un solo giorno, quello di venerdì 26  ottobre ma, altri chef ogni giorno hanno esaltato il gusto della cucina calabrese, agli spettatori dello stand del gusto che, con i loro  prodotti d’eccellenza hanno raccontano la tradizione del territorio della Calabria.

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Il nutrito calendario di eventi, riservato al territorio calabrese, hanno contribuito anche a valorizzare i due nuovi presidi Slow Food: il gammune di Belmonte (salame ottenuto dalla parte interna della coscia del suino, ricoperta di salsa di peperone dolce e insaccata nell’intestino del maiale) e la razza podolica calabrese delle province di Cosenza, Catanzaro e Crotone.

Le caratteristiche della razza bovina sono: produrre poco latte ma di altissima qualità e le carni ricche di sali minerali. Presenti al Salone del Gusto e Terra Madre i presidi Slow Food: Caciocavallo di Ciminà.

Lenticchie di Mormanno. Moscato al governo di Saracena.La promozione e la comunicazione è stata focalizzata sui prodotti dell’eccellenza dell’enogastronomia di tutto il territorio calabrese e, sui prodotti certificati DOP e IGP come: la Cipolla Rossa di Tropea Calabra (come succede dal 1951 all’azienda Veltri,  il re della cipolla rossa, specialista nella produzione, lavorazione e commercializzazione).

Non sono mancati il rinomato pane di Rogliano, il principe della tavola e la memoria della gente del rione di Cuti, l’identità e l’aroma inconfondibile del Bergamotto, i Limoni di Rocca Imperiale, la liquirizia, i dolci della tradizione e i profumati agrumi di Calabria.

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La passione mediterranea, la tradizione del gusto e il mito dei sapori, avvolgono tutta la produzione del territorio e, in questo evento che ha aperto una finestra con 100 Nazioni provenienti da tutto il mondo, la Calabria è stata una della protagoniste anche con l’ospitalità e la cortesia.

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Author: Cristina

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