Confartigianato Crotone, tracciabilità: continuano le difficoltà

confartigianato-crotone

Questo post é stato letto 17670 volte!

confartigianato crotone
confartigianato crotone

Malgrado tante esternazioni  e note stampe di collaborazione fattiva tra il mondo delle imprese  e il nostro sistema finanziario,  in Associazione continuano a pervenire tantissime  lamentele in riferimento all’impossibilità di alcuni imprenditori ad adempiere correttamente alle nuove norme previste  sulla tracciabilità.

Ad oggi,  ad imprese che  sono finanziariamente un po’ in difficoltà,  viene negata la possibilità di rispettare le regole e la norma prevista sulla tracciabilità del denaro perchè quasi tutto il sistema finanziario fa quadrato negando a tantissimi piccoli imprenditori l’accensione di conto correnti, pur senza strumenti di pagamento concreti, per dare la possibilità agli stessi di essere ligi a quanto il Governo ha previsto!

In una Provincia come Crotone dove tantissimi record negativi sono ormai una consuetudine, vedi l’invidiabile primato della provincia più protestata d’Italia, come possiamo far risollevare  questi piccoli operatori economici se non si dà loro la possibilità di operare nella massima correttezza e legalità?

Non solo non si accendono nuovi conto correnti di servizio a queste aziende, malgrado  quanto previsto dal punto  4 dell’art 12 del decreto Governativo, ma tanti sono stati convocati presso alcuni istituti bancari ed è stato loro comunicato con estrema leggerezza che le stesse banche, per motivi loro strategici, avrebbero chiuso i conti  di imperio!

E’ possibile che possano succedere queste cose? Nel mentre lo Stato prevede giustamente alcuni adempimenti per ridisegnare un quadro generale economico più trasparente,  un sistema finanziario arrogante ed avulso da tutto il contesto produttivo, si permette e perpetra comportamenti che stanno causando danni irreparabili a tantissimi commercianti ed artigiani che con gran fatica cercano di superare questi momenti di difficoltà. Purtroppo per noi del Mezzogiorno d’Italia subire queste prevaricazioni e comportamenti è diventata pura normalità.

E’ possibile che un normale adempimento  sulla tracciabilità da 1000 Euro,  per alcuni piccoli operatori economici debba rappresentare motivo di grande difficoltà se non causa di chiusura del tutto? Siamo arrivati veramente all’assurdo, una piccola imprese  per un protesto o disguido qualsiasi, si ritrova forzatamente senza un conto corrente, ribadiamo lo stesso anche senza strumenti concreti di pagamento,   e costretta di conseguenza a non adempiere a quanto previsto dalla legge!!

Questi atteggiamenti di prevaricazione di un sistema finanziario che volutamente non fa il suo dovere  devono assolutamente finire al più presto, non possiamo continuare ad operare in questa realtà, se anche un semplice adempimento è diventato per qualcuno un problema serissimo ed insormontabile.

Ci attendiamo una risposta dagli addetti ai lavori e da tutti coloro i quali, con molta leggerezza  declamano quotidianamente  le parole SVILUPPO, CREDITO e  quant’altro!!

Sul credito e sul rapporto tra mondo finanziario e sistema delle imprese è giunta l’ora di fare estrema chiarezza  una volta per tutte, perchè non possiamo  più pagare errori altrui che stanno causando, oltre alla chiusura di tante imprese, anche comportamenti ed atti estremi che dovrebbero far veramente riflettere e non far finta di niente!

Questo post é stato letto 17670 volte!

Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *