L’UAC su attività del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Cosenza

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L’attività formativa che per qualità e per numero continua a caratterizzare l’Ordine degli Avvocati di Cosenza, ha messo in moto un meccanismo virtuoso che riguarda non soltanto gli sviluppi degli stessi eventi formativi, ma, altresì, la crescita di rapporti sempre più intensi e positivi con il nostro territorio, concorrendo a delineare una considerevole apertura dell’avvocatura alla società.

E’ quanto dichiara in una nota l’Avv. Filomena Falsetta, Presidente dell’UAC, Unione Avvocati di Cosenza.

Ciò è stato possibile soprattutto grazie alla capacità di questo Consiglio dell’Ordine di curare le relazioni con l’associazionismo forense, con la Magistratura, con gli Operatori della Sicurezza, con i vari ordini professionali, con le Università, con le realtà istituzionali regionali, provinciali e regionali, consentendo all’avvocatura cosentina di raggiungere un livello qualitativo e di merito estremamente apprezzabile.

Ciò che vale fortemente a contraddistinguere nonché a valorizzare l’operato del nostro Consiglio dell’Ordine, risiede in quella particolare sensibilità non soltanto verso i temi specifici del nostro Tribunale, ma anche e soprattutto verso quelle tematiche di interesse generale, quali le mafie ed il terrorismo, che il nostro Consiglio tratterà il prossimo 9 maggio, alle ore 9,30 presso la Biblioteca M. Arnoni del Tribunale di Cosenza e alla quale prenderanno parte alti esponenti del mondo giuridico, istituzionale, religioso, nonché del Comparto Sicurezza e Difesa.

Pertanto, di fronte a tale modus operandi, non si può non cogliere un cambiamento culturale di base, e, quindi, una nuova cultura organizzativa orientata al rispetto della valorizzazione dei grandi temi sociali, che non possono mai essere oggetto di trattazione isolata, come se fossero questioni da rimandare alla competenza esclusiva degli Operatori della Sicurezza, ma che devono essere sempre organicamente ricompresi negli ambiti dell’intera Avvocatura, dell’intera Magistratura, in un’azione di sinergia con Istituzioni e Chiesa.

 Insomma, – conclude Falsetta – un’attività quella del nostro Consiglio dell’Ordine rappresentativa di una vita non soltanto professionale, ma sociale.

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Author: Cristina

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