
Il Centro Calabrese di solidarietà è storie, volti, speranze. Io nel Centro Calabrese ho imparato il senso della speranza, accogliendo, ascoltando, camminando assieme a questi volti e soprattutto riconoscendone la bellezza, facendo mia la loro storia, che è una storia che ha cambiato la mia vita”. Nelle parole intense di una figura straordinaria che per il resto del mondo è l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, ma per Catanzaro e i suoi ragazzi e le sue ragazze resta don Mimmo, c’è il senso profondo di un legame indissolubile che né il tempo né la distanza fisica saranno mai in grado di scalfire, perché costruito attraverso la sofferenza e la gioia, il dolore e la speranza. Sentimenti forti che si possono sintetizzare in una sola parola: amore autentico.
Il presidente onorario del Centro Calabrese di solidarietà non è voluto mancare all’appuntamento di ieri sera, al Teatro Comunale di Catanzaro con la grande festa per il compleanno dell’Ente del Terzo settore che da 37 anni opera nel campo del disagio e dell’emarginazione giovanile, con particolare attenzione alla prevenzione, al recupero, e al reinserimento sociale di soggetti con problematiche di dipendenza patologica, ma anche di donne e minori vittime di violenza.