Catanzaro, corso “Dal Bene Confiscato al Bene Comune”

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Nel pomeriggio di Martedì 31 Marzo, ha avuto luogo il secondo incontro formativo del Corso “Dal Bene Confiscato al Bene Comune”, promosso da una foltissima rete di associazioni che si sono prodigate nello sviluppo del progetto Regionale Caritas “Costruire Speranza” sempre più progredito con l’accrescere degli eventi e delle manifestazioni. L’incontro si è svolto nei locali dell’Università Magna Graecia con un grande e nutrito tavolo dei relatori.

Ad introdurre i lavori è stata la Prof.ssa Monteverdi, docente universitaria di Diritto Romano e referente Provinciale di Libera, la quale ha evocato insieme all’ abile moderatrice della giornata, Merilisa del Giudice, una scritta che campeggiava, qualche mese fa, sopra uno degli immobili confiscati alla Camorra dove si esaltava il trionfo delle dee “giustizia” e “legalità” sull’organizzazione mafiosa campana , “Qui la camorra ha perso” , auspicandone fattezza sempre più viva nella nostra regione. Ha preso poi parola Umberto Ferrari, membro di Libera nazionale e della medesima associazione nel territorio crotonese. Il suo intervento si è incentrato sulla presentazione della cooperativa “Terre Joniche – Libera Terra” . La cooperativa – le cui attività principali sono l’agricoltura in regime biologico e il turismo responsabile – che gestisce, secondo la legge 109/96 (uso sociale dei beni confiscati), terreni confiscati nei comuni di Isola di Capo Rizzuto e Cirò. Terreni confiscati alla ‘ndrangheta, nella cui realtà impresaria, sono impegnati prevalentemente giovani fino a quel momento disoccupati. Successivamente, Raffaella Conci, Presidente della cooperativa, ha meditato sulla propria scelta – non facile – di tornare nella sua terra natia per scacciare un potenziale suo scrupolo di non aver provato, nel proprio piccolo, a cambiare il corso di taluni eventi negativi.

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Author: mario.labate

mario labate - collaboratore presso la testata ntacalabria.it

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