
Nei giorni scorsi, presso la Sala Conferenze del Museo Egizio di Torino, sono stati proclamati i vincitori della dodicesima edizione del Premio Nazionale Giovedì Scienza, la competizione scientifica rivolta ai ricercatori under 35 di tutti gli enti di ricerca italiani, organizzata dall’associazione torinese CentroScienza Onlus, con lo scopo di promuovere e incoraggiare i protagonisti della ricerca alla comunicazione della scienza.
Sul podio dei migliori ricercatori under 35 d’Italia c’è anche Francesco Saccoliti, originario della provincia di Cosenza e ricercatore presso l’Istituto italiano di tecnologia di Genova. Con la ricerca dal titolo “Alla pesca del bersaglio” il ricercatore si è aggiudicato il terzo posto e ha vinto il premio Speciale Elena Benaduce, premio riservato a lavori di ricerca che si distinguono per le ricadute sul benessere delle persone e sulla qualità della vita, del valore di 3000 euro.
L’elemento chiave del farmaco è una molecola organica in grado di colpire componenti cellulari il cui malfunzionamento caratterizza la malattia – spiega Francesco Saccoliti. L’interazione del farmaco con tali “bersagli” (target) consente di ristabilirne la funzionalità armonica che conduce ad uno stato di benessere”. La ricerca di Francesco Saccoliti spiega come basandosi sui target cellulari si disegnano e sintetizzano farmaci in grado di legare questi bersagli e, in seguito alla loro azione, ristabilire lo stato di salute. Compiere il percorso inverso, cioè dal farmaco all’individuazione del target, potrebbe consentire di migliorare la comprensione di malattie complesse così da velocizzare la scoperta di nuove terapie sempre più mirate, razionali e sicure.