Una città da cambiare presenta mozione “Rifiuti zero”

una città da cambiare

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Di seguito la mozione “Rifiuti zero” presentata dai consiglieri del movimento “Una città da #cambiare” al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale di Melito di Porto Salvo in data 15/10/2015:

PREMESSO CHE
– La difesa dell’ambiente e la protezione del paesaggio costituiscono obiettivi prioritari da perseguire
per le istituzioni competenti, sulla base della vigente normativa nazionale e comunitaria, obiettivi la
cui attuazione passa anche attraverso la minimizzazione delle quantità di rifiuti da smaltire in
discarica con l’incremento del riciclo dei rifiuti urbani ed assimilati;
CONSIDERATO CHE
– dovrà essere intenzione di questa Amministrazione Comunale salvaguardare gli interessi pubblici
connessi all’ambiente, attraverso una sempre maggiore riduzione della quantità dei rifiuti
indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica ed un incremento della raccolta differenziata
dei rifiuti urbani ed assimilati;
ATTESO CHE
– il Comune di Melito di Porto Salvo attualmente adotta un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani
con modalità “in prossimità”, che fino ad oggi ha consentito di prelevare dei rifiuti differenziati in
prossimità della residenza di un gruppo di utenti, e che per il solo anno 2014 ha raggiunto circa il
10% di raccolta differenziata;
– a livello internazionale e nazionale molte città hanno già assunto il percorso verso “Rifiuti Zero” alla
data del 2020 attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a
diminuire l’incremento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica, e volti a favorire iniziative di
generalizzata estensione della raccolta differenziata;
– il Comune di Melito di Porto Salvo sta attraversando un periodo di particolare criticità nella gestione
del servizio di igiene urbana come si evince chiaramente dall’Ordinanza sindacale n. 17 del
05/10/2015;
– il Comune di Melito di Porto Salvo ha avviato una procedura di gara per l’affidamento dei “Servizi
di Igiene urbana” per anni 3 che, secondo quanto affermato dall’Assessore Sergi durate il Consiglio
Comunale del 03/10/2015 la Suap di Reggio Calabria avrebbe aggiudicato già in via provvisoria, ed
in cui il Capitolato d’Appalto e il Piano dei Servizi (redatto in collaborazione con il Conai) prevede
un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani con modalità “Porta a Porta”.
VISTI
– gli obiettivi della Legge Finanziaria 2007 che al comma 1109 fissa per gli anni successivi al 2011, la
percentuale minima di raccolta differenziata da assicurare sarà stabilita con decreto del Ministero
dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti
tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in vista di una progressiva
riduzione della quantità di rifiuti inviati in discarica e nella prospettiva di rendere concretamente
realizzabile l’obiettivo “Rifiuti zero”;
TENUTO CONTO CHE
– la Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, individua la
gerarchia dei rifiuti quale ordine di priorità della normativa e della politica in materia di prevenzione e
gestione dei rifiuti:
a) prevenzione;
b) preparazione per il riutilizzo;
c) riciclaggio;
d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
e) smaltimento
CONSIDERATO CHE
– un’attenta politica di gestione dei rifiuti che punti alla loro prevenzione, al riuso, al massimo
recupero di beni e materialiproduce risultati in termini di benefici per la salute dell’ambiente e dei
cittadini;
– dal 01 gennaio 2015 come da Decreto approvato dalla Giunta Regionale 322/2014, è attivo il nuovo
sistema di tariffazione che prevede sostanziali riduzioni nelle tariffe per i Comuni virtuosi da un
punto di vista della % di raccolta differenziata raggiunta.
IL SINDACO E LA GIUNTA SI IMPEGNANO

1. a rivedere, anche alla luce delle nuove normative e del nuovo servizio di raccolta a breve operativo il
“Regolamento Comunale per la disciplina della gestione dei rifiuti urbani”, approvato con delibera
del Consiglio Comunale del 30 giugno 2004;

2. di istituire l’“Osservatorio verso Rifiuti Zero” che avrà il compito di monitorare costantemente il
percorso verso Rifiuti Zero indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso
verificabile, partecipato e costantemente aggiornato.
L’Osservatorio avrà il compito di monitorare, nell’ambito del contesto municipale, l’attuazione delle
disposizioni generali della presente proposta, rendere pubblici e disponibili i dati sugli obiettivi
raggiunti, anche attraverso assemblee pubbliche.
Di indicare componenti del sopracitato Osservatorio le seguenti persone:
Presidente – Sindaco del Comune di Melito di Porto Salvo
Membro – Assessore all’Ambiente del Comune di Melito di Porto Salvo
Membro – Responsabile Tecnico del gestore del Servizio di Igiene Ambientale
Membro – indicato dalla Giunta Comunale secondo criteri di competenza e professionalità in
materia;
Di dare atto che i suddetti membri potranno riunirsi ogni qualvolta lo riterranno utile, senza
percepire alcun compenso.

3. di intraprendere il percorso verso il traguardo di “Rifiuti Zero” entro il 2020, stabilendo per il 2016 il
50% di raccolta differenziata, e per il 2017 il 80% ;

4. per il raggiungimento di tali obiettivi, di dare attuazione per tutto il territorio comunale la modalità di
raccolta “Porta a Porta” dei rifiuti urbani ed assimilati;

5. di impegnarsi, non appena le condizioni tecnico-organizzative lo consentiranno, ad introdurre un
sistema di tariffazione puntuale in cui agevolazioni e riduzioni saranno valutate sulla effettiva
quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche, quantificando gli importi della
TARI e convertendola in vera tariffa, per cui ciascun cittadino paga solo in base a quanti rifiuti
realmente produce, prevedendo inoltre agevolazioni per le famiglie e maggiori sconti per utenze
commerciali che producono grandi quantità di “rifiuti speciali” e che si impegneranno a conferirli in
modo corretto.

6. al fine di evitare che i “rifiuti speciali non assimilati” finiscano nel flusso degli urbani con ingenti
aggravi economici nella gestione di tale flusso, stabilire che nell’attuazione del sistema di raccolta
siano previsti di norma, e soprattutto in fase di avvio di nuove modalità, sia i controlli sugli errati
conferimenti, con diffida preliminare e successiva irrogazione di sanzioni, sia la revisione delle
banche dati ai fini del recupero dell’evasione tributaria.

7. di impegnarsi ad individuare un’area in cui far sorgere un Centro Comunale di Raccolta, al fine di
conferire direttamente dai cittadini alcune frazioni merceologiche di rifiuti, e con lo scopo di indurre
l’utenza a recarsi costantemente presso la struttura e richiedere informazioni sui servizi, sulle
attrezzature, sui rifiuti prodotti e sulle corrette modalità di conferimento di questi ultimi, creando
contestualmente un rapporto diretto e di fidelizzazione tra Utenza ed Ente ed arrecando, vantaggi
all’ambiente, debellando le errate modalità di conferimento e addirittura l’abbandono illecito dei
rifiuti. A tal proposito sono utilizzabili i fondi messi a disposizione da alcuni consorzi di filiera.

8. di impegnarsi all’istituzione, all’interno dell’organico della Polizia Municipale, di figure specifiche
di Ispettori Ambientali con il potere di accertamento e sanzione delle violazioni amministrative in
materia di rifiuti, con funzioni di controllo, prevenzione e tutela ambientale.

I consiglieri
Carmelo Minniti
Antonina Iaria

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