Calcio 5, Nino Casile approda all’Augusta

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Iniziata la preparazione in vista della prossima stagione del Futsal nazionale ed iniziata parallelamente già da qualche settimana l’esperienza di Nino Casile, giovane laterale-pivot passato circa un mese addietro all’Augusta calcio a Cinque, compagine siciliana che milita nel campionato di serie A2 nazionale.
Abbiamo incontrato il ventiseienne bovese qualche giorno addietro proprio su a Bova, dove approfittando di qualche ora di svago prima del rientro in Sicilia gli abbiamo chiesto una sua impressione su questa nuova avventura appena iniziata.

Ciao Nino, ormai da un po di anni sei diventato uno dei pezzi pregiati del mercato del Futsal ed hai già maturato diverse esperienze sui campi della regione per approdare finalmente in A2, in quali squadre hai militato fino ad oggi e soprattutto quanto è stata difficile la decisione di migrare in Sicilia.

Fino ad oggi ho girato un po la Calabria da Reggio Città dove ho vestito le maglie di Fata Morgana e Gym Point, a Bova Marina, poi le esperienze fuori provincia a Catanzaro e a Belvedere Marittimo, tutte belle esperienze che mi hanno fatto calcare i campi di serie C e serie B, ora è arrivata l’opportunità del salto in serie A2 grazie alla proposta dell’Augusta che è una società molto blasonata e nonostante la scelta di lasciare la Calabria non sia stata facile, era un’occasione che non potevo e non volevo perdere. Se dovessi tracciare un bilancio ad oggi, quanto puoi dire ti abbia dato il calcio a 5 e lo sport in generale e quanto hai dato tu allo sport. Il calcio a 5 mi ha dato e continua a darmi tanto, sia a livello sportivo che a livello umano, mi ha dato la possibilità di conoscere tanta gente e di mantenere rapporti umani splendidi, allo stesso tempo, per quanto mi riguarda, credo di avere dato allo sport davvero tanto, in termini di impegno e sacrificio, lo stesso che spero mi permetta di ottenere anche ad Augusta i risultati che tutti nell’ambiente si augurano.

Ecco, hai nominato l’ambiente, un ambiente nuovo dove sei arrivato da poche settimane, come è stato l’impatto con la nuova realtà umana e sportiva ?

Sono in Sicilia solo da qualche settimana ma posso già dire che ad Augusta mi sono subito integrato bene sia come ambiente che come spogliatoio grazie sia ai compagni di squadra con cui ho la fortuna di condividere allenamenti e partite sia al mister che si stà dimostrando un valido interlocutore. Se a livello sportivo deve dimostrare poco, per lui parlano i tanti risultati ottenuti, a livello umano mi accorgo di aver trovato una splendida persona con cui condividere bei momenti dentro e fuori lo spogliatoio.

Sai già quali sono i tuoi obiettivi personali e quelli della società per questa stagione?

Diciamo che i miei obiettivi coincidono con quelli della società e per il momento non ci poniamo particolari traguardi se non quello di fare bene gara dopo gara, da dicembre inizieremo a tirare le somme avendo le idee più chiare su dove potrà arrivare questo gruppo in un torneo difficile come la serie A2.

Hai sempre sostenuto che la tua terra d’origine ha influenzato le tue scelte ed ha inciso sulla formazione del tuo carattere, ne sei sempre convinto ?

Credo che ogni atleta rappresenti la squadra ma certamente anche un po se stesso e dunque anche il proprio bagaglio personale e le proprie origini e credo di non esagerare se dico che mi sento onorato di rappresentare attraverso lo sport anche un po Bova a livello nazionale come ho fatto in passato a Cosenza e Catanzaro.

Hai davanti ancora una carriera lunga, ma spesso si programma il futuro anche con largo anticipo, tu cosa vedi nel tuo futuro, hai pensato all’idea di rimanere nel mondo del calcio a 5 o dello sport in generale?

Sicuramente ogni ragazzo della mia età pensa al futuro e nel mio vorrei vedere ancora per molto il calcio a 5, magari proprio l’Augusta, perché tratta di una squadra che rappresenta il top del calcio a 5 italiano, una delle più blasonate. Spero di rimanere nel calcio a 5 nazionale ancora per molto. Allora in attesa dell’inizio del torneo, nell’attesa di vederti calcare i parquet di mezza Italia,

Ti facciamo un imbocca al lupo.

Grazie, mi hanno insegnato a rispondere viva il lupo, dunque lunga vita a lui e grazie a te per l’attenzione.

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