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Al Calabbria Teatro Festival il tema principale è l’essere migranti.
La conferenza stampa della quinta edizione del Festival si è svolta nella libreria “L’Argonauta – Libri per Viaggiare” di Roma, momento culturale realizzato dall’associazione Khoreia 2000.
A coordinare l’evento è stata la giornalista e scrittrice Ilaria Guidantoni, che sarà la presidente di giuria al festival a Castrovillari. A raccontare agli operatori dell’informazione romana l’esperienza residenziale in Calabria è toccato a Rosy Parrotta, direttore artistico dell’evento, e Angela Micieli, direttore organizzativo.
Il tema di quest’anno sarà il viaggio che da Ulisse giunge fino ad oggi con le tante storie delle migrazioni.
“Un festival con una forte natura identitaria – ha spiegato Angela Micieli – sottolineata dalla doppia “B” nel titolo del nostro evento che nasce in Calabria terra dove è difficile fare cultura ma dove c’è tanta gente che ha voglia di fare, non piangersi addosso, e attraverso di essa raccontarne le bellezze. Attraverso la cultura vogliamo modificare il senso delle cose. Portare fuori una immagine della Calabria che non parli sono di violenza, di emarginazione, ma che inviti a restare, a venire a scoprire le meraviglie che ci circondano”.
Il Calabbria Teatro Festival, che andrà in scena dal 14 al 18 ottobre a Castrovillari, vedrà opere teatrali, mostre d’arte, musica e presentazione di libri che regaleranno un momento di riflessione e uno spazio di integrazione tra arti e culture diverse.
L’immagine di quest’anno sono un paio di scarpe contadine, fotografate da Tommaso Barone e Fabrizio Burreci, che danno l’esperienza di un vissuto che vive troppo lontano dalla cultura.
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