IMU: appello corale alle Amministrazioni comunali per scongiurare l’aggravio della pressione fiscale a carico delle Imprese

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L’IMU rischia di rappresentare un contraccolpo per le imprese regionali già vessate dalla morsa della crisi economica congiunturale pertanto, è un doveroso atto di responsabilità istituzionale chiedere alle Amministrazioni comunali di mantenere le aliquote minime e di non allineare verso l’alto le aliquote base.

E’corale l’appello dell’Unione regionale delle Camere di Commercio della Calabria, condiviso e sottoscritto dai rappresentanti regionali delle categorie economiche, dei consumatori e sindacali calabresi, rivolto a tutti i Sindaci della regione per attenersi all’aliquota minima, nei limiti della sostenibilità delle imprese e dei cittadini, e di non utilizzare al massimo la forbice al rialzo.

Unioncamere Calabria, rappresentante della categoria delle imprese e portavoce delle loro istanze, muove un appello per sensibilizzare i Sindaci a mantenere le aliquote base,  modificabili in seno ai consigli comunali, con variazioni alla soglia minima in modo da evitare un ulteriore aumento della pressione fiscale già a livelli estremamente elevati.

In un momento così instabile per l’economia, anche regionale, occorre allontanare il rischio di azioni ulteriormente recessive che finirebbero per penalizzare il nostro tessuto produttivo e  compromettere i bilanci di famiglie e imprese.

Lo scenario economico regionale delinea un quadro di grande difficoltà, sfiducia diffusa nei comparti produttivi, diminuzione dei volumi d’affari. In bilico è la tenuta stessa di moltissime imprese regionali.

L’IMU, per suo conto, assieme alla rivalutazione delle rendite catastali, produrrà un incremento di imposta superiore determinando una situazione che vede particolarmente esposte proprie le imprese.

Ecco perché pur essendo consapevoli delle problematiche in cui versano i bilanci degli Enti locali riteniamo altresì che, essendosi ridotti i margini di guadagno delle imprese, un ulteriore aumento della pressione fiscale diminuirebbe la redditività delle imprese stesse con una conseguente riduzione dei capitali liquidi circolanti. L’invito è, pertanto, ad adottare misure volte a mitigare gli eventuali effetti negativi dell’imposta.

I nostri Sindaci, mossi da una visione lungimirante, sapranno certamente testimoniare senso di responsabilità ed evitare che la nuova IMU si trasformi in una manovra penalizzante.

Di recente, qualche autorevole Amministrazione comunale della nostra Regione ha purtroppo già deliberato aliquote massime. Questo rappresenta un pessimo esempio che, è auspicabile, altre Amministrazioni non seguano.

I segnali negativi che l’economia calabrese continua a registrare, saldo negativo al I trimestre del 2012 di 877 imprese in meno di cui 514 solo artigiane, potrebbero vorticosamente precipitare in caso di ulteriore aumento dell’imposizione fiscale.

Nella stessa direzione, un ulteriore appello va rivolto alla politica regionale perché continui ad essere in ascolto delle istanze del mondo produttivo e delle istituzioni, a sostegno dei principali assets riguardo alle quattro linee d’azione su cui si sta muovendo, in particolare, il Governo centrale: internazionalizzazione delle imprese, rilancio della competitività, riforma del sistema degli incentivi e sblocco delle risorse destinate alla infrastrutture.

Le Camere di Commercio calabresi insieme alle Associazioni regionali che sottoscrivono questo appello vigileranno affinché si possa, insieme, mondo produttivo e mondo politico, in unità di intenti, superare questo momento di grandissima difficoltà economica e sociale.

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Author: Cristina

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