Melito di Porto Salvo, il crollo del capannone e la tragedia sfiorata

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capannone-melitoFrancesco Iriti (L’Ora della Calabria)

<<Sono stati attimi di panico durante i quali abbiamo temuto il peggio. Ovunque cadevano calcinacci ed in poco tempo è crollato il muro laterale ed una parte di tetto>>. Giovanni Tripodi, tiolare, ricorda con gli occhi lucidi quei momenti terribili.

Erano le 8.30 di mercoledì mattina, 11 dicembre, quando si udì un boato a Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, in un’officina sita in via Tenente Minicuci.

Le macerie hanno invaso la zona sottostante creando ingenti danni alle vetture e ai macchinari che si trovavano all’interno. La fortuna e la prontezza di riflessi hanno permesso ad alcuni operai, che erano intenti a lavorare, di precipitarsi all’esterno tramite una porta secondaria e la via di fuga ha consentito loro di salvarsi mentre iniziava a cedere parte dello stabile.

 <<Mi preme sottolineare che nel passato la struttura aveva subito delle lesioni parziali, prontamente documentate,- ha dichiarato il titolare – dovute a lavori compiuti da terzi, che ci avevano portato ad avanzare delle preoccupazioni in merito. Il cedimento del muro di contenimento rappresenta soltanto la conseguenza di quello che da tempo era stato evidenziato e del quale si stanno interessando i magistrati per cercare di comprendere le cause di questo crollo>. Infatti, dopo che si è registrato questo evento, le autorità competenti hanno provveduto a sequestrare l’area attigua dove sono vistosi i segni di lavori in corso.

Il ricordo di quei momenti ancora naturalmente traspare dalle parole del signor Tripodi il quale vuole sottolineare il fatto che <<nonostante gli immensi danni subiti, il primo pensiero è subito corso verso tutti coloro che in quel momento si trovavano all’interno dello stabile e che per fortuna non hanno subito conseguenze. Altrimenti saremmo qui a parlare di una vera tragedia che fortunatamente non si è verificata>>.

Tripodi, inoltre, aggiunge che <<nonostante i molti problemi scaturiti da questa triste vicenda, sin dal giorno dopo ci siamo rimboccati le maniche per rispondere alle richieste dei nostri clienti. Oltre ad intervenire dove possibile, per quanto concerne le vetture e le attrezzature, abbiamo subito provveduto a riprendere a lavorare all’interno – conclude di locali presi in affitto a pochi metri di distanza dalla nostra sede. Siamo, quindi, in poco tempo, ritornati disponibili alla clientela che potrà servirsi nuovamente da noi>>.

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