Portare sviluppo in Calabria? No, grazie!

Mediterranean life Reggio Calabria

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È un fantasma burocratico quello che occlude parte delle iniziative atte a rilanciare l’economia calabrese, della provincia reggina soprattutto? O è la conseguenza di un sistema turistico-economico che guarda le bellezze di questa Regione come potenziale minaccia del settore?

Potrebbero essere entrambi le cose. E “La Mediterranean life” ne rasenta l’esempio. Stiamo parlando di un’iniziativa che, se sostenuta a dovere, potrebbe interrompere quello stato di stallo che ci ha finora tagliati fuori dal resto del mondo. Il progetto (che include la realizzazione di un complesso turistico-alberghiero di straordinaria portata e di economia strategica, e che dovrebbe sorgere a Reggio Calabria) è stato presentato al Comune diversi anni fa e a tutt’oggi non è stato rilasciato il nulla osta. Insomma, pare che non sia stato fatto nulla per avallare l’iniziativa; e nulla è troppo poco!

La Mediterranean life includerebbe 6500 posti di lavoro, 4 milioni di visitatori l’anno, 2 milioni di passeggeri in più all’anno per l’aeroporto dello Stretto, alberghi a 5 e 7 stelle, un palazzetto dello sport con 6000 posti, 700 posti barca e la possibilità di far attraccare le navi da crociera. Per non parlare del fatto che porterebbe 3 milioni di euro circa di Imu l’anno nelle casse del Comune di Reggio Calabria.

Mediterranean life, Reggio Calabria
Mediterranean life, Reggio Calabria

A questo punto, come dice Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea: se una simile struttura porterebbe lavoro, benessere e sviluppo, perché la società incaricata di realizzarla continua a sbattere contro un muro burocratico? Quali vantaggi orbitano attorno alla “non realizzazione” del progetto? E davvero c’è interesse a che questo lembo di terra rimanga in balia di un meccanismo che ci nega, sin da sempre, la possibilità di rivendicare un nostro diritto: quello delle pari opportunità?

Si stenta a credere che alle soglie del XXI secolo, esiste una tanto cruda realtà! Ma a volte, proprio nei momenti cruciali, può capitare che, per motivi di natura “passiva” – se vogliamo usare un eufemismo – si inceppino i meccanismi della burocrazia; e quando ciò accade è da considerarsi la più ingiusta delle condizioni umane e getta onta sull’intera macchina amministrativa. La Calabria è una Regione baciata da ogni forma di bellezza e ricchezza, e non vedo perché le si debba negare la possibilità – talvolta da parte degli stessi calabresi – d’inserimento nel catalogo delle cose che rendono unica la nostra nazione. Noi siamo italiani e come tali vogliamo ridare alla nostra Regione l’orgoglio di tornare a sentirsi se stessa.

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Author: Francesco Marrapodi

Scultore ambientalista calabrese, si occupa di giornalismo e di letteratura. Ha collaborato e collabora con diverse testate giornalistiche italiane. Tra le sue opere più importanti la scultura di sabbia: "La morte di Poseidone" pubblicata anche sulla pagina Facebook di Greta Thunberg.