Il video di “Che bella a stati” dei Marvanza Reggae Sound in concorso al PIVI

Marvanza Reggae Sound e Gianni Cinelli

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Marvanza Reggae Sound e Gianni Cinelli
Marvanza Reggae Sound e Gianni Cinelli

Il video di “Che bella a stati” dei Marvanza Reggae Sound è in lizza al PIVI (Premio Italiano Videoclip Iindipendente), il più importante riconoscimento per il videoclip indipendente in Italia che quest’anno si svolgerà a Medimex Mei domenica 27 novembre, presso la Fiera del Levante di Bari. Il video, attualmente disponibile su You Tube e presto anche su Mtv, Match music, Music Box e su Tg Note, la musica al Tg, vanta la collaborazione di Gianni Cinelli, il comico di Zelig famoso per la sua interpretazione di Ganjaman che con i Marvanza ha avviato un nuovo tipo di spettacolo denominato Cabareggae, portato in giro in tutta Italia unendo la comicità alla musica e intervallando momenti di riflessione a momenti di spensieratezza, come è tipico dei Marvanza stessi.

La regia, la fotografia e il montaggio del video clip, che può essere votato all’indirizzo http://video.tiscali.it/canali/Musica/PIVI/91387.html, sono stati curati da Rocco Cartisano e da “Studio Vertigo”, che hanno contribuito insieme ai quattro Marvanza anche alla realizzazione del soggetto.

Il video traduce in immagini quella che è l’estate tipo di un gruppo di amici calabresi, alle prese con i parenti provenienti da ogni angolo del pianeta, insieme al loro carico di doni. Un’abitudine che, poi, viene puntualmente ricambiata dai calabresi stessi, che offrono in dono le loro “primizie” locali. Un video fresco e spumeggiante, che ripropone in veste nuova un successo del primo album “Frontiere”, riarrangiato per il secondo lavoro discografico, “Soluziescion”, presentato lo scorso 13 giugno proprio in sieme a Gianni Cinelli. Attualmente i Marvanza Reggae Sound sono al lavoro per la realizzazione di un altro video clip ufficiale, il terzo dopo “Sono io quella giusta” e, appunto, “Che bella a stati”: si tratta di uno dei pezzi più energici dell’album, quello che porta il loro nome, ovvero “Marvanza Reggae Sound”, una canzone – manifesto dal carattere graffiante, che il gruppo sta girando in varie location della Locride.

Nell’edizione 2010 del PIVI sono arrivati oltre 400 videoclip da tutta Italia e sono stati premiati circa una decina di clip, alla presenza e con l’intervento di grandi personalità dello spettacolo come Litfiba, Dario Vergassola, e tanti ospiti, con i premi speciali e le proiezioni dei numerosi festival, tv e web tv partner del Pivi e di VideoCoop, l’associazione che promuove la diffusione e la promozione delle opere video indipendenti. Tra questi Coming Soon Television, ControCorrenteTV, Cineporto, Daily Motion, Taxi Drivers, Peavey, Tutto Digitale, UnoTV, Aperitivo Corto, Mousemen TV, Uno TV, What’s Up, Bizzarro d’Autore, SentireAscoltare, RIFF, Segnali Mediterranei e tanti altri.

Cinque i premi ufficiali quali Miglior Videoclip, Regia, Montaggio, Fotografia e Soggetto originale, assegnati dalla Giuria del Premio composta quest’anno dal Presidente Roberto Pompili (regista e produttore), Fabrizio Galassi (giornalista), Riccardo Severi (direttore mensile What’s Up), Cosimo Terlizzi (video artista), Edoardo Bridda (SentireAscoltare), Francesca Piggianelli (Roma Videoclip), Stefano Blasi (giornalista rivista “Tutto Digitale”), David Bonato (producer), Elisa Volpi (Coming Soon Television), Marino Midena (RIFF Roma Independent Film Festival), Sergio Rinaldi (Aperitivo Corto), Guido Michelone (Critico musicale), Alessandra D’Amico (45girifilm).

Grazie alla collaborazione tra il PIVI e Tiscali, uno dei maggiori portali nazionali di informazione generalista, i vincitori ufficiali del PIVI 2011 riceveranno ampio spazio all’interno del sito Tiscali, inoltre i più visti verranno promossi nei box multimedia della home del portale e nei box editoriali della Tiscali Mail.

BIOGRAFIA MARVANZA REGGAE SOUND

Le note del Reggae e della Dance Hall fanno da cornice a un quadro i cui soggetti principali sono quattro ragazzi con la passione per la musica: Skankaman,frontman e voce del gruppo, che con il suo vocione diluito nel dialetto calabrese scocca frecce dirette ai colpevoli del malessere che rende il mondo un posto difficile in cui convivere con le altre persone ma, al contempo, disegna le soluzioni per renderlo anche un posto migliore; Maco de Roma,voce ma anche jolly del gruppo, che con i suoi movimenti ispirati dal re del pop Michael Jackson fa impazzire le ragazze sotto i palchi e inietta qualche nota di trasgressività negli spettacoli della band; Claudio B, basso e autore di alcuni dei testi, che con le note calde del suo strumento rievoca il sole e il mare della lontana Jamaica e, al tempo stesso, fa aprire gli occhi sulle difficili dinamiche di sopravvivenza di chi vive giorno per giorno nel disagio sociale; e RaggaMafy,voce e sax, che con la sua bravura da il tocco in più alle note accattivanti dei suoi compagni e con la sua bellezza completa questo quadro disarmante per la sua semplicità e per la sua capacità di fotografare il tempo presente in tutte le sue sfumature.

A completare il quadro composto dai quattro la nuova “ZunguZungu Band”, che accompagna i Marvanza nel loro percorso artistico, con RastaStari alla chitarra, Peppe Drumz alla batteria, GiàGià Simo ai synth e Sakamotho alle tastiere.

Il Reggae diventa argilla nelle mani di questi ragazzi, che nel giro di pochissimi anni hanno saputo trasformarlo creando un vero e proprio marchio di fabbrica. L’originalità e, soprattutto, l’importanza dei testi di questo gruppo sono state la benzina che ha guidato la macchina giamaicana dei Marvanza Reggae Sound nei templi della musica italiana e del suo mercato.

Con le loro esibizioni, i testi e l’altissima qualità artistica delle loro canzoni, i Marvanza Reggae Sound mostrano il volto di una Calabria migliore, che non sia caratterizzata solo dalla criminalità e da messaggi stantii ma anche di messaggi positivi, di speranza, che mirino al cambiamento attraverso un rinnovamento delle coscienze, preferendo parole dure ma vere a ritornelli orecchiabili ma ingannevoli. Ironia e rabbia si mescolano in un mix esplosivo e colorato per disegnare la realtà che ci circonda, offrendo al pubblico un’arma per sconfiggere il silenzio assordante che ingoia la nostra terra, generando violenza e povertà sociale. Dal palco parte quell’urlo collettivo di una terra che non si arrende, che in molti preferiscono tenere in gola e che caratterizza chi, come loro, ha ancora voglia di cambiare il mondo. Il loro duro lavoro è stato premiato nel 2010 con la partecipazione all’evento musicale più importante dell’anno per risonanza mediatica e successo di pubblico: il Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, in diretta su Rai tre, condividendo il palco con artisti come Carmen Consoli e Paolo Nutini. Un’esibizione che ha coinvolto ben 700.000 persone, guadagnata grazie allo straordinario percorso fatto durante il contest “Primo Maggio Tutto l’Anno”, vinto con una strepitosa esibizione al Rising Love di Roma e sbaragliando ben 743 concorrenti.

Il 2011 inizia con l’avventura di “Soluziescion”, che costituisce la summa del lavoro di due anni, quelli che hanno consacrato il gruppo reggae monasteracese con il grande successo del primo lavoro, “Frontiere”. Se la loro ironia e il loro essere voci fuori dal coro nella terra “dei tamburi, fisarmonica e battente” aveva sorpreso il pubblico, il nuovo album, un prodotto “vintage moderno”, lascerà a bocca aperta anche chi, da loro, si aspettava di aver visto già di tutto. Il grido dei Marvanza Reggae Sound si alza con forza e rabbia dalla «galleria oscura dell’Aspromonte», diffondendo ovunque «good vibration» in grado di svegliare le coscienze. Un sound senza etichette, che esplora le realtà musicali più varie per trovare un modo nuovo di esprimere il “Marvanza pensiero”. Il nuovo cammino dei Marvanza Reggae Sound è caratterizzato da undici tracce, quattro delle quali spuntano con forza da “Frontiere” con una veste nuova, in grado di reinventare i successi del primo album.

Trovare soluzioni con la musica, dunque, questo il loro obiettivo. Soluzioni ad una società sorda e cieca, ad un modo di vivere che non sempre va nella direzione giusta, in una terra, la Calabria, che si fa largo tra le difficoltà lanciando il proprio allarme. “Soluziescion” lascia trasparire un sound più maturo, più cosciente, innovativo e graffiante, scandagliando i vari generi musicali e fondendo atmosfere retrò a sonorità futuristiche. L’album sarà distribuito nei negozi da settembre ma si potrà acquistare ai concerti e sulla piattaforma mondiale I-tunes.

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Author: Cristina

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