Un augurio diverso

2024

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Voglio augurarmi che quello che si è appena introdotto nelle nostre vite, sia un anno all’insegna della tolleranza e della pace, del benessere e dell’utilità; un periodo di lunga durata, dove tutti ci sentiremo più umani e traboccanti di buon senso. Mi auguro, perciò, che sia un anno discontinuo; che non sia, cioè, un anno all’insegna della continuità: mera conseguenza di quello vecchio.

Lo strascico del COVID, la Guerra in Ucraina, il conflitto isdraelo/palestinese, il clima impazzito, i ghiacciai che si sciolgono, la fame nel mondo, sarebbe giusto che adesso pensassimo seriamente a come porre fine a queste follie. È proprio per questo che voglio immaginarmi un anno (diverso). Quindi auguri a tutte le fedeli anime del pianeta: possa il 2024 portare la luce nel mondo e illuminare la mente degli uomini. Auguri a cristiani, ortodossi, protestanti, anglicani, musulmani, buddisti… Un augurio vero e che si estende dai più ricchi ai più poveri, dai Capi di Stato ai più miseri degli uomini, da chi non ha fatto la beneficenza a chi non la ha ricevuta. Auguri a tutti gli esseri della terra: ai malati, a chi soffre, a chi non c’è più. Auguri anche ai nostri piccoli indifesi e sempre affezionatissimi amici (ma non chiamiamoli animali) coabitanti di questo pianeta.

2024
Auguri a tutti!

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Author: Francesco Marrapodi

Scultore ambientalista calabrese, si occupa di giornalismo e di letteratura. Ha collaborato e collabora con diverse testate giornalistiche italiane. Tra le sue opere più importanti la scultura di sabbia: "La morte di Poseidone" pubblicata anche sulla pagina Facebook di Greta Thunberg.