Ghedi, ragazzi in coro contro i meridionali ed è subito scandalo

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“Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta!”. È la canzone razzista, forse non tanto ingenuamente cantata nell’oratorio San Giovanni Bosco di Ghedi (Brescia), dai bambini che festeggiavano la chiusura del centro estivo, evento organizzato dalla parrocchia del posto.

Oratorio
Oratorio San Giovanni Bosco, Ghedi

A dissociarsi da tale esecrabile atto è il parroco don Alberto Boscaglia:

Non ero a conoscenza dell’episodio né del video. Se è questo ciò che è accaduto, è un episodio da stigmatizzare. L’oratorio si dissocia e sentirà i ragazzi. Mi dispiace, perché non rispecchia la nostra realtà, dove c’è grande integrazione con i molti lavoratori che vengono dal Sud.

La insana responsabile di questo atto ignobile è la filosofia stessa che lo ha suggerito e che ha portato all’ennesimo scandalo di discriminazione. Ci sarebbe da chiedersi, inoltre, se non sia il caso che si prenda coscientemente atto di questa provocazione, pure se a causarla siano stati dei ragazzi. Non si può trascendete a ciò: si finirebbe per minare (in un sol colpo) le fondamenta della cristianità. Non si capisce infatti perché, in una società che si rispetti, dove, in teoria, i diritti di ogni singolo cittadino dovrebbero essere alla base soprattutto della formazione adolescenziale e al di sopra di qualsivoglia altro principio morale, ebbene non si capisce perché i genitori dei ragazzi non sono intervenuti per interrompere in tempo l’esecrabile atto. Ci auguriamo, pertanto, che tali episodi non si ripetano e che ci si renda definitivamente conto che “meridionali o meno” siamo tutti figli dello stesso Dio e della stessa Nazione.

 

 

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Author: Francesco Marrapodi

Scultore ambientalista calabrese, si occupa di giornalismo e di letteratura. Ha collaborato e collabora con diverse testate giornalistiche italiane. Tra le sue opere più importanti la scultura di sabbia: "La morte di Poseidone" pubblicata anche sulla pagina Facebook di Greta Thunberg.