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<<I temi scelti da Confindustria Cosenza per l’Assemblea sono condivisibili e prioritari. Come imprenditori dobbiamo continuare ad investire perché la crisi ha colpito tutti ma si sente meno per quelle realtà che hanno intercettato nuovi mercati. Sono ottimista e credo che anche una terra difficile come la Calabria se saprà investire in ricerca e nei giovani potrà fare molto, anche per il Paese. Stasera tornerò a casa e dirò ai miei figli che non sono stato in vacanza ma che ho avuto il piacere di conoscere tanti colleghi e di aver visto una realtà in fermento ed interessante>>.
Così Giorgio Squinzi, Amministratore Delegato di una delle imprese italiane più presenti sui mercati mondiali, la Mapei, e Presidente del Comitato Tecnico per l’Europa di Confindustria si è rivolto alla folta platea che è intervenuta all’Assemblea degli Industriali cosentini.
Il Presidente di Confindustria Cosenza Renato Pastore ha posto l’accento sul fatto che <<le difficoltà sono molteplici ma la risposta alle evidenti criticità sottese non può che essere una: rafforzarsi, unire forze e risorse per irrobustire la competitività dando vita ad esperienze di rete. Alla politica chiediamo di fare la propria parte, di snellire iter burocratici farraginosi e di ascoltare le proposte che arrivano dal mondo delle Associazioni >>.
<<Senza industria non si va da nessuna parte – ha commentato il Direttore del Centro Studi di Confindustria Paolazzi-. Le imprese di successo investono nelle proprie competenze e crescono, acquisiscono quote di mercato e ancora nuove competenze. Non dobbiamo avere imprese povere e famiglie di imprenditori ricche, occorre investire nelle proprie aziende, capitalizzarle per farle crescere. La Calabria, con i settori dell’agroindustria e del turismo potrebbe fare di più>>.
Per il Presidente di Ance e Vice Presidente di Confindustria Cosenza Natale Mazzuca <<la decisione di andare all’estero è anche la risposta delle imprese alle irrisolte difficoltà di un mercato interno tuttora gravato dagli storici problemi normativi delle gare ai massimi ribassi, dei perenni ricorsi, che ritardano l’avvio delle opere, e dei ripensamenti della pubblica amministrazione cui si aggiungono le lentezze nei pagamenti e nella risoluzione dei contenziosi>>.
Ad apertura dei lavori dell’Assemblea, sponsorizzata da Ubi Banca Carime e dalla Banca Popolare di Bari, diverse autorità hanno consegnato una targa, realizzata dal Maestro Orafo Spadafora di San Giovanni in Fiore, a 20 imprenditori, le cui aziende sono iscritte a Confindustria Cosenza da più di trent’anni.
<<Si tratta – ha sottolineato il Direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda -di un riconoscimento per gli imprenditori che hanno concorso alla crescita dell’Associazione e che, soprattutto, hanno creato e diffuso economia per il territorio>>. Ai presenti è stata distribuita una speciale scatolina di liquirizie Amarelli di Rossano ed un omaggio dell’azienda Aiello Caffè di Cosenza.
Sul palco si sono alternati i Presidente di Ance Cosenza Natale Mazzuca e di Unioncamere Calabria Giuseppe Gaglioti, il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio e l’Assessore regionale alla Programmazione ed al Bilancio Giacomo Mancini. Hanno partecipato il Prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro, il Questore Alfredo Anzalone, il Comandante provinciale dei Carabinieri Francesco Farace, il Presidente di Confindustria ed Ance Calabria Francesco Cava, il Rettore dell’Università della Calabria Giovanni Latorre, il Presidente regionale dell’ABI Giuseppe Lombardi, il Vice Presidente di Banca Carime Ermanna Carci Greco, il Direttore del gruppo Ubi-Banca Carime Raffaele Avantaggiato, il Direttore generale della Banca Popolare di Bari Luigi Socievole, il Past Presidente di Confindustria Cosenza Raffaele De Rango, il Cavaliere del Lavoro Pina Amarelli, i Presidenti delle Sezioni merceologiche di Confindustria Cosenza Alfonso Cosentino, Antonio Franzese, Massimo Mazza, Gerardo Smurra, Donatella Torchia, il Consigliere Mario Brogna ed il Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Paolo Filice.
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