Mendicino, Capolupo, Paone: l’avventura dei tre vincitori lametini del “Young at art”

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Tre artisti, con studi ed esperienze diverse, accomunati da una sfida comune: quella di “fare arte” restando in Calabria e di credere nel proprio talento come investimento per il futuro.

Se qualcuno dice che “di arte non si campa”, non è così per Domenico Mendicino, Anna Capolupo e Gregorio Paone, i tre vincitori lametini del concorso regionale di arte contemporanea “Young at art”, organizzato dal Museo di Arte Contemporanea di Acri, che si sono ritrovati per festeggiare con la città questa sera presso la sala polivalente della Biblioteca Comunale.

Ad organizzare l’evento, patrocinato dal Comune di Lamezia Terme,  l’associazione culturale “InOper@” che – ha ricordato la presidente Elena Ruperto – “con questa iniziativa vuole far conoscere l’esperienza artistica vissuta da tre giovani lametini e proseguire un progetto più ampio che sta alla base della nostra attività associativa: dimostrare che chi resta in Calabria resta per fare qualcosa, per investire su se stessi e darsi da fare per il proprio territorio”.

La giovane critica d’arte Marianna Leone, illustrando dettagliatamente  i profili dei tre artisti, ha parlato del Maca di Acri come “una fucina per i giovani artisti calabresi” e l’alto numero di adesioni raggiunto dalla seconda edizione del “Young at art” è la dimostrazione che “c’è tanta creatività in Calabria che chiede di emergere sul territorio”.

Un “ritorno a casa” e una scoperta giorno dopo giorno della propria terra, quello vissuto dalla pittrice Anna Capolupo che, dopo aver studiato a Firenze, è tornata in Calabria e attualmente lavora nello studio di Palazzo Panariti. “La Calabria per me è un territorio tutto da esplorare”, ha detto la giovane artista che, pur riconoscendo le difficoltà di chi in Calabria vuole investire nell’arte, coglie dei “segni positivi in iniziative, come quelle del Young at Art, che danno la possibilità di promuovere se stessi e al tempo stesso di promuovere il territorio attraverso l’arte”.

“Il Maca di Acri ci ha dimostrato di credere nei giovani”, ha detto il fotografo Domenico Mendicino che ha presentato la sua raccolta di 16 opere dal titolo “Natura Oltre”, una rassegna fotografica in cui  “osservando le opere ci ritroviamo catapultati in un pensiero che va oltre a quello comune e penso di essere riuscito nel mio progetto solo se colui che osserva la fotografia si sente animato.”

Esperienza diversa quella del fotografo Gregorio Paone, che attualmente studia a Bologna, ma non esclude di poter tornare un giorno in Calabria. La vittoria al concorso – ha raccontato – “è stata quasi una casualità, ho mandato il materiale il giorno prima della scadenza: mi è stata data una grande opportunità sotto il profilo professionale e sotto il profilo dei rapporti umani che si sono costruiti tra gli artisti”.

Complimenti ai tre artisti dalla critica d’arte Lara Caccia, che ha lodato l’iniziativa a dimostrazione che “solo facendo rete i giovani calabresi possono far emergere il proprio talento e realizzare azioni concrete sul territorio”.

Auguri agli artisti da parte del Sindaco Gianni Speranza che ha partecipato all’evento.

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Author: Cristina

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