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Riceviamo e pubblichiamo:
Con riferimento al sopralluogo sanitario eseguito dall’Ufficio Igiene e Sanità Pubblica di Melito di Porto Salvo, alla presenza della Dirigente scolastica e personale dell’Amministrazione comunale, presso la scuola Media e la scuola d’infanzia di Motta SG, su richiesta di questa associazione, sono state certificate preoccupanti criticità.
Scuola infanzia Motta San Giovanni
Stabile ad un piano fuori terra con evidenti segni d’umidità lungo tutto il perimetro esterno e con la presenza di erbacce. All’interno era presente una sala – ingresso con vistose infiltrazioni sul tetto; segni di umidità con distacco d’intonaco si osservano anche nell’aula che ospitava i bambini di 4/5 anni, nella sala accoglienza e nell’aula sezione primavera , in atto non utilizzata.
I servizi igienici 3 per le bambine (di cui uno non funzionante) e 3 per i bambini ( di cui uno utilizzato come deposito) presentavano evidenti segni di umidità con sfogliatura della pittura e muffa; il servizio igienico utilizzato dal collaboratore così come l’antibagno erano fatiscenti. Nel locale cucina le attrezzature ed il frigo si presentavano in cattive condizioni igienico – sanitarie. Al momento del sopralluogo i termosifoni non erano funzionanti ed il microclima dei locali non era idoneo.
Scuola media Motta San Giovanni
Si tratta di uno stabile ad un piano fuori terra con evidenti segni e cornicioni utilizzati dagli alunni di sesso maschile, presentavano segni di umidità ed infiltrazioni sul solaio, dei tre servizi igienici utilizzati dalle donne, solo due erano funzionanti e dei due lavabo uno era guasto. Vi era, inoltre, un’ala della scuola in atto non rifinita: il corridoio non era tinteggiato e presentava evidenti segni di umidità; lesioni erano presenti nella parete superiore dell’uscita di emergenza. Nei vari laboratori si osservano tracce di umidità con muffa e lesioni al tetto e lungo le pareti: il laboratorio linguistico presentava una finestra con vetro rotto e nel laboratorio scientifico vi era la presenza di escrementi e ragnatele sul davanzale.
Vi erano, inoltre, locali chiusi e servizi igienici ed antibagni non agibili. Il locale palestra, utilizzato dagli alunni, a cui si accedeva con una rampa di scale, presentava evidenti lesioni strutturali e vistose infiltrazioni di umidità con muffa sul tetto e alle pareti; all’interno i sevizi igienici ispezionabili non erano agibili, mentre quelli utilizzati da una associazione sportiva privata erano chiusi con lucchetto, nella centralina elettrica, alcuni interruttori erano coperti con nastro adesivo. , è stato attivato il Sindaco del Comune di Motta SG per i provvedimenti di competenza a tutela della salute pubblica ed ambientale e dell’incolumità pubblica.
Quanto certificato dal competente ufficio sanitario non ha bisogno di commenti e sono immaginabili le conseguenze che tali criticità possono avere sulla salute dei bambini, che frequentano luoghi a dir poco non confortevoli. Da quanto riscontrato le scuole appaiono in stato di abbandono. Non si specifica la natura degli escrementi. Visto che servizi igienici e antibagni non sono agibili e alcuni poco funzionanti qualche domanda è legittimo porsela.
E’ vero che gli alunni e i docenti debbono tenere la testa sui libri (oggi anche sui telefonini) ma non vedere gli escrementi e le ragnatele addirittura in un laboratorio scientifico appare esagerato. In questo desolante contesto non può mancare la presenza dei “geco” che ogni giorno puntualmente rispondono all’appello dell’insegnante. In conclusione insisto nel ribadire la necessità di disporre un urgente accertamento tecnico per verificare lo stato dell’arte delle strutture (anche a Lazzaro) e in particolare riscontrare presso la scuola d’infanzia di Motta San Giovanni, se ci sono acque subalvee che interesserebbero la struttura ed escludere che la stessa sia stata realizzata su terreni fortemente instabili e su falde acquifere.
Per quanto è dato sapere all’interno della struttura insisterebbe una botola con scalinata che permette l’accesso ai locali posti sotto il piano di campagna. Inoltre nelle vicinanze lato mare, sempre nella struttura vi sarebbe un tombino di cui si ritiene necessario verificare la funzione. Probabilmente in fase progettuale sarà stato riscontrato il problema delle acque subalvee. Il terreno a Motta San Giovanni sarebbe prevalentemente di natura argillosa, l’argilla con l’acqua si scioglie e potrebbe influire sulla stabilità delle fondazioni.
Vincenzo CREA, Referente unico dell’ANCADIC Onlus e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
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