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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)
L’ipotesi della centrale a carbone a Saline Joniche è stato discusso durante il programma Ambiente Italia su RAI 3. Nella giornata di ieri la terza rete della Rai ha mandato in onda un ampio documentario sulla questione delle centrali in Italia recandosi anche sul territorio montebellese dove dovrebbe sorgere il progetto della Sei.
Durante l’incontro nella zona marina dove attualmente compare imperiosa la disfatta dell’ex Liquichimica con l’alta ciminiera che rappresenta il simbolo di questa mancata industrializzazione andata in scena negli anni 70, molte sono state le testimonianze riprese dalle telecamere.
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Tra questi il sindaco di San Lorenzo Pasquale Sapone che ha dichiarato come “la centrale a carbone creerebbe un vicolo annebbiato in questo bell’angolo di paradiso dove abbiamo il sole ed il mare”. I giornalisti della Rai hanno evidenziato come “abbiamo prima ricevuto un rifiuto da parte del sindaco di Montebello Jonico, territorio dove ricadrebbe la centrale. In seguito ha staccato il telefono. Non abbiamo ottenuto un incontro – è stato detto durante il programma – neanche con la Repower”.
Sulla vicenda ha preso la parola Loris Maria Nisi, ex sindaco di Montebello che ha dichiarato come “tutto sta passando sottovoce”. La parola è passata anche a Nuccio Barillà di Legambiente che si è mostrato disponibile nei confronti della società svizzera. “Mi rivolgo alla Repower. Togliamo dal progetto il carbone perché inquinante e proviamo ad investire nelle energie alternative”.
La truppa di “Ambiente Italia” si è spostata, in seguito, a Pentedattilo grazie “all’utilizzo di una macchina elettrica messa a disposizione dal progetto Borghi Solidali che sta operando per il recupero dei borghi antichi dell’area. Pentedattilo è il luogo dove finirebbero – hanno dichiarato durante il documentario – le polveri rovinando tutto ciò che si sta facendo per recuperare il borgo”.
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