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Deja-vu? Magari. Vorremmo che fosse così ma purtroppo non lo è. E’ ancora chiaro il ricordo nelle nostre menti di quello che successe a Giampilieri e nelle zone limitrofe soltanto nell’inverno del 2009, 37 morti, milioni e milioni di euro di danni, eppure oggi guardando la tv sembra di rivedere lo stesso film apocalittico di qualche anno fa: Case devastate, treni che deragliano, ponti distrutti, auto spazzate via da fiumi di fango e detriti che non lasciano scampo neanche alle persone trascinandole vive in mare.
E’ triste doverlo dire ma anche questa volta si tratta di una tragedia annunciata! Perché quando si costruisce vicino alle fiumare, quando non si puliscono i letti dei fiumi e non si compiono le normali operazioni di manutenzione non si può e non si deve dormire tranquilli.
Abbiamo imparato a nostro discapito qual è la forza distruttrice della natura e sappiamo bene che lei si riprende sempre i suoi spazi. Ogni altra parola in questo momento è superflua, dobbiamo rialzarci e lavorare sodo tutti quanti perché lo Stato, come sempre, è assente! Proprio oggi 23 novembre, ricorre il triste anniversario del terremoto in Irpinia dove, a distanza di 31 anni dalla tragedia, ancora molte famiglie sono costrette a vivere nei container!!!
Ci auguriamo di vedere la stessa celerità d’intervento e la stessa spinta solidale che abbiamo apprezzato nelle recenti alluvioni in Liguria ed in Toscana. Ad oggi, dobbiamo tristemente constatare che qui la pioggia non fa rumore ed i nostri morti sono figli di un Dio minore. Esprimiamo il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime (tra cui ricordiamo c’è anche un bambino di 10 anni) e la nostra solidarietà ai cittadini di Catanzaro, Saponara, Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto con l’augurio che non si assista piu’ a vicende simili.
Temerariamente non resterà con le mani in mano, ci stiamo attivando per dare sostegno con ogni mezzo alla popolazione colpita da questa sciagura, sperando che tutti coloro che leggeranno questo articolo possano attivarsi in modo concreto per supportare i cittadini vittime dell’alluvione.
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