Motta San Giovanni, il ricordo di Benedetto Mallamaci

monumento minatori

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di Domenico Crea

Venti anni orsono, il 21 gennaio 1996, nella Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire in Motta San Giovanni viene dato l’ultimo saluto a Benedetto Mallamaci.
Non possiamo e non dobbiamo dimenticare il dott.Benedetto MALLAMACI nato a Motta San Giovanni (RC) il 29 gennaio 1926, ed eletto alle elezioni regionali del 7-8 giugno 1970 – prime della storia della Regione Calabria, nella lista PSU-PSDI.

La sua dolce espressione nel sorridere e la sua composta, serena e dignitosa pacatezza anche nei momenti degli eventi avversi sono rimaste impresse in maniera indelebile nella memoria di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzarne le doti e virtù umane.

Venti anni orsono, il 21 gennaio 1996, nella Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire in Motta San Giovanni viene dato l’ultimo saluto a Benedetto Mallamaci. E’ un ritorno per l’eterno riposo nel paese che lo aveva visto nascere 70 anni prima.

La visita ufficiale in Calabria dal 19 al 22 aprile 1966 del Presidente della Repubblica On. Giuseppe Saragat fu caldeggiata dal dott. Benedetto Mallamaci, allora Sindaco di Motta San Giovanni ed emergente giovane medico socialista democratico, unitamente all’On.le Francesco Principe, al tempo Sottosegretario di Stato.

A Reggio Calabria il Presidente della Repubblica tenne il discorso dal balcone di Palazzo San Giorgio sul Corso Garibaldi, tutto affollato, in festa ed imbandierato, e dopo aver visitato le O.Me.Ca. (Officine di produzione di rotabili ferroviari fondate nel 1961 dalla Finmeccanica) si recò a Motta San Giovanni, dove lo attendevano per rendergli gli onori di casa, secondo cultura ellonofona dell’Area Grecanica, il Sindaco Benedetto Mallamaci e tutti i suoi concittani mottesi.

Nel divenire della vita abbiamo rivolto lo sguardo al marmo, all’essenziale, ed abbiamo letto l’attaccamento di Mallamaci verso i minatori ed i mottesi.
Per onorare le persone cadute sul lavoro o decedute a causa di malattia contratta durante l’attività lavorativa, sulla lapide del monumento a ricordo dei Minatori, fatta scoprire dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat in visita istituzionale ed intervenuto per l’occasione, è apparsa incisa nell’epigrafe una lirica tratta dalla poesia “Il Minatore”, contenuta nel volume “Finestra sullo Stretto” del dottor Benedetto Mallamaci:

Impasto di prestanza
Miniera d’altruismo Agonizzando
Vive i suoi vent’anni
Senza futuro.

E …sulla lapide, a ricordo della visita del Capo dello Stato, si legge:

GIUSEPPE SARAGAT , Presidente della Repubblica
e Motta dei MINATORI – a ricordo perenne
della schiera di Caduti – dal Sempione a Kariba
viva testimonianza – che dagli Eroi dello spazio
ai martiri del sottosuolo
è tutta una sovrumana poesia d’altruismo – che si eterna
per il progresso dei popoli –
nei secoli.

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1 thought on “Motta San Giovanni, il ricordo di Benedetto Mallamaci

  1. Sono grato al giornalista Domenico Crea ed alla “testata” per questo bel ricordo che unisce Benedetto Mallamaci a Saragat con i tanti minatori (calabresi, siciliani, abruzzesi e veneti) italiani “caduti” sul lavoro nel mondo.
    Danilo De Masi
    Presidente della Fondazione Saragat

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