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Riceviamo e pubblichiamo:
Nella nottata di venerdì 10 febbraio si è registrata nella località Paolia di Lazzaro del Comune di Motta SG una grossa frana che ha trascinato con se un notevole tratto di strada -via del Cedri- unica strada che dalle prime abitazione di Paolia conduce a quelle situate a monte.
Interessate anche infrastrutture stradali. Il tratto di strada di cui si è verificato l’ennesimo allarme di frana è un fatto vecchio risalente ad oltre vent’anni addietro, di cui i cittadini hanno sempre reclamato infiltrazioni di acqua nelle proprie abitazioni provenienti dalla strada, oggi franata per un tratto. Si tratta di una lesione vecchia del terreno che propende lo scivolamento verso il vallone, a pochi metri della fiumara San Vincenzo, differenza di quota 200 mt, terreni argillosi.
Le abitazioni interessate a valle di questa frana sono circa una decina. Da quanto dicono i cittadini che avrebbero notizia di relazioni geologiche pubbliche o private il problema era noto, oggi siamo arrivati all’epilogo. Bisogna intervenire con urgenza. Sgombero abitazioni?
Intanto il Comune di Motta SG è intervenuto in emergenza recintando l’area stradale riducendo la carreggiata. Il tratto stradale interessato già presentava pericolo ed era stato delimitato tempo addietro e pochi metri più a monte della recinzione altro tratto franato era stato cautelato maldestramente con nastro segnaletico ove il Comune o privati hanno ricolmato con rifiuti e materiale terroso, senza considerare da quello che si vede che si è creato un vuoto sotto il manto stradale a mo’ di caverna. Dobbiamo aspettare che le macchine precipitano nel vallone?.
A monte di questo gruppo di case ci sono altre abitazioni i cui residenti hanno necessità di raggiungere i propri domicili. Il transito sulla via dei Cedri è stato vietato ai mezzi pesanti.
Alla luce dei fatti si può dire che la strada in quel tratto e non solo in quel tratto sia stata realizzata sui rifiuti. Infatti con la frana sono venuti alla luce i rifiuti interrati, e quali semplici cittadini osservatori dello stato dei luoghi possiamo dire che l’evento potrebbe essere riconducibile al combinarsi di diversi fattori, terreno argilloso, dissesto idrogeologico provocato anche dalle acque piovane e da perdite idriche, nonché come anzidetto da notevoli quantitativi di rifiuti di diversa tipologia a suo tempo interrati.
Un evento prevedibile, già noto all’Amministrazione comunale. Infatti nei primi giorni dello scorso mese di agosto un abitante informava il Sindaco di una perdita di acqua e degli smottamenti di terreno con piccole frane, il tutto a causa probabilmente di perdite nella condotta idrica, lo stesso accadeva lungo la strada.
Tutt’oggi lungo la strada nel tratto in questione continua a scorrere l’acqua. I tale tratto a pochi metri dalla frana, sulla destra scendendo, anni a dietro sarebbe stato realizzato un tombino per la raccolta delle acque che attraverso una tubazione collocata sotto il manto stradale smaltiva le acque nel vallone. Oggi quel tombino non svolge alcuna funzione giacché è ricoperto di terra.
Da anni lo scrivente ha ripetutamente segnalato la presenza di grosse discariche in località Paolia, e lungo la strada in questione, senza alcun risultato.
Per quanto sopra, è evidente che il tratto di strada interessato dalla frana mantiene un alto indice di pericolosità e non escludendo che con le prossime piogge si potrebbero registrare ulteriori crolli si chiede un urgente ripristino e messa in sicurezza del tratto franato nonché le dovute verifiche anche geologiche lungo tutta la strada che conduce alle abitazioni situate più a monte e alle aree circostanti le abitazioni soprattutto quelle situate in prossimità dell’area interessata dall’evento franoso.
Vincenzo CREA
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