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TAM TAM RIACE

LABORATORIO TEATRO

tam tam riace

 

LABORATORIO TEATRO

Dal palcoscenico alla macchina da presa
docente: Paolo Triestino
dal 28 agosto al 2 settembre
Per un attore di teatro è spesso uno choc trovarsi di fronte ad una macchina da presa. Non sa dove guardare, non conosce il suo viso, come tirare fuori le emozioni... un attore a cui il salto è riuscito mette a disposizione la sua esperienza, attraverso un percorso di lavoro fatto di piccoli trucchi e di grandi emozioni.
Paolo Triestino, attore, per anni in compagnie di prosa italiane, in particolare con Gabriele Lavia, Franco Parenti, Umberto Orsini, Carlo Giuffrè, Luca de Filippo, Sergio Fantoni, Antonio Calenda e altri. Negli ultimi anni si è indirizzato verso la drammaturgia italiana contemporanea: Franceschi, Erba, Santanelli, Camerini, Salemme, Lauro ed altri ancora. Molto attivo anche in cinema e in televisione dove ha collaborato con ruoli via via più importanti con Carlo Verdone, Carlo Vanzina. E’ stato fra gli interpreti di: Il Maresciallo Rocca, Commesse, Don Matteo, Una Donna Per Amico, Il Commissario. Premiato con il Ciak d’argento per il film Il Gallo Cedrone, con il Prima Award nel 2001 come migliore attore teatrale dell’anno e recentemente, nella terna finalista al premio Oscar del Teatro come migliore attore protagonista di monologo per Il Custode. E’ fra gli interpreti dell’ultimo film di Carlo Verdone “Il mio miglior nemico”.
L’attore, atleta del cuore
docente Graziano Piazza
dal 29 agosto al 2 settembre
Pratica di allenamento alla passione. La via dell’attore è una via di consapevolezza, di una ricerca continua di questa attitudine: nel paradosso della ripetizione e della sua verginità. La scrittura scenica contemporanea richiede sempre più questa presenza e gli strumenti per un’analisi profonda di quei meccanismi inconsapevoli che ci allontanano dalla nostra reale possibilità di artisti. Superare lo sforzo della nostra stessa vanità, utilizzandola come motore di indagine per ritrovare in se stessi la pratica della verità, ci immette in un campo di azione in cui la nostra emozione può finalmente agire libera di vivere appassionatamente il nostro mestiere.
Graziano Piazza, attore,lavora in teatro dal 1983 con i maggiori Teatri Stabili e con registi italiani e internazionali del calibro di Luca Ronconi, Peter Stein, Benno Besson, Mario Missiroli, Glauco Mauri, Anatolj Vassiliev, Giancarlo Sepe. Negli ultimi anni è stato protagonista al Teatro Antico di Siracusa di “Oreste” di Euripide, per il Teatro Greco di Epidauro è stato Achille nella “Pentesilea” di Kleist inoltre è stato uno dei protagonisti dello spettacolo evento “Infinities” di Ronconi.

Amleto, u patruni du pensiero d’a testa
docente Andrea Chianelli
dal 28 agosto al 6 settembre
Un’esplorazione nell’animo ribelle dell’oscuro principe danese che resiste quando tutto il mondo e tutti i mondi, lo spingono verso una giusta vendetta. Un silenzioso viaggio della mente fra sapori, odori e colori in una terra antica che vorrebbe raccontare storie spesso identiche, ma ambientate in case e anime sempre nuove. Il laboratorio prevede una messa in scena finale. Uno studio verso la costruzione dello spettacolo.
Andrea Chianelli nasce a Perugia nel 1973. Nel 1998 si diploma al CUT di Perugia, dopo aver lavorato con J.Sthur, M.Ferrero, M. Flash, F. Pardellian, si trasferisce per alcuni mesi al Workcenter di Pontedera dove lavora con J. Grotowskji e T. Richards. Nel ’99 a Roma studia danza contemporanea. Nel 2000 a Todi è nel “Che farai Fra’ Iacopone” per la regia di N. Bruschetta, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria. Nel 2001 a Roma approfondisce lo studio della voce con il Metodo Alexander con R. Rodriguez. Tra il 2001 e il 2005 partecipa ad alcune fiction Tv. Nel 2003 Roma dirige un primo studio su Riccardo III di Shakespeare “Riii, la banalità del male”. Nel 2004 presenta per la prima volta a Frazzanò in Sicilia “Storie di uomini e giusti” spettacolo di storie originali narrate e musicate. Nel 2006 a Gubbio dirige il laboratorio teatrale “Io non vi ho dimenticati” realizzando il conseguente spettacolo “Il Secondo Giorno d’Estate”.

Scrivere ed allestire un proprio testo teatrale
docente Marcello Isidori
dal 2 al 8 settembre
Il laboratorio consiste nel far realizzare a ciascun partecipante una propria drammaturgia breve cui far seguire il lavoro di preparazione alla mise en espace con gli attori. Nella prima parte del laboratorio i partecipanti scriveranno un corto teatrale di circa 10-15 minuti, a due personaggi, partendo da un proprio soggetto originale. Ai momenti di scrittura individuale si alterneranno due momenti collettivi giornalieri in cui ci si confronterà sul lavoro svolto con l’aiuto del docente che, oltre a dare suggerimenti e consigli, approfondirà aspetti più squisitamente teorici sulle tecniche di scrittura teatrale allo scopo di sostenere l’attività creativa. Nella seconda parte del laboratorio ogni autore lavorerà all’allestimento di una mise en espace del proprio testo con gli attori. Questa confronto darà occasione all’autore di mettersi alla prova in un’esperienza che spesso manca a chi scrive: lavorare nella fase di post-scrittura e ri-scrittura per andare in scena. L’ultima sera finalmente lo spettacolo: tutti i corti saranno rappresentati in sequenza davanti al pubblico di Riace.
Possono chiedere la partecipazione al laboratorio tutti coloro che sono interessati. Oltre alla domanda di partecipazione è richiesto l’invio di una breve presentazione di sé con le motivazioni alla partecipazione e la descrizione del soggetto-idea originale che si vuole sviluppare durante il laboratorio.
Marcello Isidori, drammaturgo, fra i più interessanti della scena contemporanea. E’ stato vincitore di diversi premi di drammaturgia fra cui il Premio Rosso di San Secondo ed il Fondi La Pastora. E’ direttore del sito internet Dramma.it e docente di drammaturgia. E’ drammaturgo della compagnia Les Enfants Terribles.

Il comico e il tragico
docente Ugo Chiti
dal 1 al 5 settembre
Il comico e il tragico intesi come una continua alternanza drammaturgica all’interno del personaggio. Per il laboratorio gli allievi avranno la possibilità di scegliere fra due testi guida: “In punta di cuore” (libero adattamento di Romeo e Giulietta). Amleto Moleskine (riscrittura in farsa-tragedia da Amleto). La scelta di due commedie che attingono a due classici permette di entrare in una scrittura sospesa tra “l’evocazione” di una parola “alta” e una parola “bassa” piena di rimandi dialettali.,
Ugo Chiti, drammaturgo, fra i maggiori autori contemporanei della scena italiana, scrive anche per il cinema ed è regista teatrale.

Metro, suono e ritmo nella poesia della Commedia. Uno studio sul XIII canto dell'Inferno
 docenti Paola Bigatto e Ambra D'Amico
dal 5 al 9 settembre
La Divina Commedia come oggetto di studio. In particolare lo studio dell'endecasillabo, quindi del fatto ritmico interno alla poesia dantesca, e che l'autore usa in tutte le sue forme e piega alle sue esigenze espressive. Un lavoro sui suoni naturali evocati da Dante attraverso le sue scelte lessicali: come nel XIII canto, oggetto del nostro studio, il rapporto tra vedere e sentire, tutto sbilanciato su questa seconda azione, la relazione tra suoni umani e suoni naturali distorti (i "lamenti strani" delle Arpie, la voce che esce dalla scheggia spezzata, i "guai" di cui non si capisce la provenienza...) sono uno stimolo per un lavoro sulla tecnica vocale volto ad approfondire e ad esplorare la propria immaginazione e le proprie possibilità tecnico-espressive. Inoltre, lo studio sul materiale dantesco e sulla struttura dell'endecasillabo dovrebbero costituire il primo sapere dell'attore italiano, non solo per motivi culturali, ma anche perché la poesia della Commedia fornisce all'attore una quantità di stimoli espressivi, emotivi, archetipici, pari solo al repertorio tragico e a quello shakesperiano.
Paola Bigatto, come attrice ha lavorato con i principali registi per i più prestigiosi enti teatrali italiani, debuttando sotto la guida di Giancarlo Cobelli e recitando in una lunga serie di spettacoli diretti da Luca Ronconi. È docente di dizione poetica e recitazione presso la scuola Paolo Grassi di Milano.
Ambra D’amico, attrice e cantante, compie un percorso di ricerca vocale che da Demetrio Stratos , Maggie Nichols, Giovanna Marini, Gabriella Bartolomei la porta a studiare il canto carnatico per accompagnamento alla danza Orissi all’Università di Benares, India. Dal 1996 al 2002 insegna tecnica della voce parlata presso la Scuola del Teatro Stabile di Genova.
E’ docente nel Corso Insegnar con metodo coordinato da Massimo Castri per il Teatro Metastasio di Prato. Dal 1989 è insegnante di tecnica vocale presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano

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