Il
presidente della regione è eletto direttamente con
il sistema maggioritario: vince chi ha più voti e non
ci sono ballottaggi. Chi arriva secondo viene comunque eletto
consigliere regionale.
Il consiglio regionale
è eletto con un sistema misto: in gran parte proporzionale,
in piccola parte maggioritario.
Quattro quinti dei
seggi sono attribuiti proporzionalmente, sulla base di liste
di partito presentate nelle diverse province (tanti voti,
tanti seggi). Le liste possono essere collegate a un candidato
presidente.
Le liste che hanno
ottenuto meno del quattro per cento dei voti al livello regionale
non ottengono alcun seggio ("sbarramento"), qualunque
sia il numero dei voti presi dal candidato presidente ad esse
collegato.
Un quinto dei seggi
è attribuito con il maggioritario, sulla base di liste
regionali (i cosiddetti " listini") il cui capolista
è il candidato alla presidenza. Chi vince prende tutto,
con la seguente eccezione:
• Se le liste
circoscrizionali collegate alla lista regionale vincente hanno
ottenuto già il 50 per seggi, alla nuova maggioranza
è attribuita solo la metà dei seggi del "listino"
(dieci per cento del totale dei seggi in consiglio), il resto
è distribuito proporzionalmente tra le liste di opposizione.
Il nuovo presidente
ha diritto ad avere una maggioranza stabile in consiglio:
se le liste a lui collegate hanno ottenuto meno del 40 per
cento dei seggi, oltre alla totalità dei seggi del
"listino" gli vengono attribuiti tanti consiglieri
"extra" fino ad arrivare al 55 per cento dei seggi
del consiglio.
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