Il comune di Caccuri è tra i centri più interessanti della provincia. Sull'abitato emerge il castello residenza della famiglia Barracco. Al centro del paese si trova la chiesa matrice dedicata a S.Maria delle Grazie, tipico esempio di barocco calabrese, accanto ad una torre medievale, utilizzata come campanile della chiesa. Oltre alla Casa Simonetta di impianto quattrocentesco nel paese è visitabile la chiesa di S.Rocco, posta su un'antica strada d'accesso all'abitato. Sulla strada che porta all'Abbazia di S.Maria la Nova nel comune di S.Giovanni in fiore vi è il convento dei Padri Domenicani con la chiesa della Riforma. La casa natale di Cicco Simonetta è di notevole interesse storico in quanto egli fu insigne segretario di Francesco Sforza, Duca di Milano, e Cancelliere della Duchessa Bona (sec. XV). Il territorio è ricco oltre che di sorgenti di acque minerali (acqua della Lepre, solfureo-clorurata a 32°, usata per bagni e bevanda, con i resti di un vecchio Stabilimento; acqua del Bruciarello o della Caviglia, solforosa, usata per bagni; acqua di Calderazzi, salina fredda, usata per pozione) di insediamenti rupestri, tra cui un bellissimo esempio di cenobio posto allo svincolo tra la vecchia statale e la superstrada.
Il Gonfalone
IL GONFALONE Drappo di giallo riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dello stemma con l’iscrizione centrata in argento: Comune di Caccuri. Le parti di metallo e i cordoni sono argentati. Cravatta e nastri tricolarati dai colori nazionali frangiati d’argento. LO STEMMA D’azzurro alla torre di rosso, aperta al campo, fortemente rastremata nel centro, menata di sette alla guelfa, fondata sui tre colli all’italiana d’oro, ristretti, ordinati uno accanto all’altro. Ornamenti esteriori da Comune.
L'Economia
La principale risorsa economica di Caccuri è l’agricoltura praticata a livello familiare. Vi è una modesta produzione di ortaggi, salumi, formaggi, vino. Ci sono alcuni piccoli allevamenti ovini e caprini e numerosi frantoi, tra cui uno che produce olio biologico non trattato (Frantoio Rao). Resiste ancora l’arte del ricamo che viene tramandata da madre in figlia e che però non ha mai raggiunto una produzione tale da permetterne la commercializzazione. In località Calusia si trova una centrale idroelettrica suddivisa in due strutture. La più antica, oggi utilizzata soltanto come deposito, è stata costruita nel 1931. Modesto è il tessuto impiegatizio, ma diverse sono le attività commerciali. Resta, però, alto il numero dei disoccupati che sceglie ancora di emigrare nel nord Italia o nei paesi stranieri.
Itinerari
L’abitato è stato edificato sopra una collina arenaria dove sono state scavate in passato una serie di grotte conosciute come “cavità di Filezzi”. Il piccolo centro storico è costituito dalle caratteristiche rughe, le strette viuzze che si aprono tra le antiche case addossate le une alle altre. La parte esterna al centro è più moderna, con costruzioni che seguono la strada che si snoda lungo la collina. Le acque termali Il territorio di Caccuri possiede acque termali sulfuree. Note sono quelle in località Bruciarello. Le acque, analizzate per la prima volta nel 1840 dallo Scacchi, si rivelarono di buona qualità e ottime per la cura di patologie epatiche e dell’apparato gastrointestinale. Purtroppo, però, lo stabilimento termale, creato per il loro sfruttamento, venne abbandonato intorno al 1965. Oggi è di proprietari privati. |