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La Seconda Guerra Mondiale

La seconda guerra mondiale chiuse il periodo aperto dalla grande guerra. I decenni tra il 1914 e il 1945 furono caratterizzati dal crollo dell’equilibrio mondiale e dallo scontro tra ideologie diverse: il fascismo, il comunismo, la liberaldemocrazia.
Due anni dopo l’inizio della seconda guerra mondiale gli stati liberaldemocratici e comunisti si unirono per fermare l’avanzata nazifascista e sconfiggere il nemico.

1939-1940: la guerra europea

Assunto il controllo dell’Europa settentrionale, i tedeschi occupano il nord della Francia
Dopo l’annessione della città di Danzica allo stato tedesco e la dichiarazione di guerra della Francia e della Gran Bretagna, tutto il mondo si aspettava un’offesa tedesca. Infatti Hitler aveva utilizzato l’idea della “guerra lampo”, ideata già nella prima guerra mondiale.
Invece per tutto l’inverno 1939-1940 i tedeschi affrontarono solo i francesi; le uniche iniziative di guerra furono quelle dell’Unione Sovietica, che attaccò la Finlandia, e ne conquistò alcune parti; le vere iniziative si ebbero nella primavera del ’40.
Ai primi di aprile le truppe tedesche attaccarono e conquistarono la Danimarca e la Norvegia,; avendo il controllo di questi due stati, Hitler era in possesso delle miniere di ferro della Norvegia e delle basi aeree navali della Danimarca, con queste poteva controllare tutto il nord Europa. Ora Hitler poteva dare inizio alla sua Blitzkrieg (guerra lampo).
Il 10 maggio 1940 le truppe tedesche dettero inizio alle operazioni occidentali occupando il Belgio, il Lussemburgo e l’Olanda, anche se questi si erano dichiarati neutrali.
Successivamente le divisioni tedesche sconfissero la resistenza anglofrancese tra Namur e Sedan e agli inglesi non restò che fuggire via mare; da Dunkerque tra il 24 maggio e il 3 giugno, insieme a 100.000 francesi, partirono gli inglesi, che riuscirono a fuggire in Inghilterra, ma con gravi perdite. La Francia fu rapidamente invasa. Il 14 giugno i tedeschi entrarono a Parigi e il 22 giugno firmarono un armistizio.

La repubblica di Vichy si allea con i nazisti.
Mentre tutto il nord della Francia era conquistato, nel sud si creò un nuovo stato, la repubblica di Vichy, con capitale appunto Vichy, governato dal maresciallo Philippe Pètain, con orientamento di destra e filonazista, per questo venne definito collaborazionista. Però non tutti i Francesi accettarono ola sconfitta, in Inghilterra si crearono dei gruppi di oppositori, capeggiati dal generale Charles De Gaulle , che da Londra incitava i francesi alla resistenza; essi avrebbero creato il primo nucleo di resistenza contro il nemico.

Hitler cerca di invadere l’Inghilterra.
Approfittando dell’isolamento dell’Inghilterra Hitler decise di invaderla; progetto di sbarcare sull’isola dopo aver distrutto la RAF (Royal Air Force, l’aviazione inglese) e aver annientato la resistenza civile; iniziò così al cosiddetta “Battaglia d’Inghilterra”.
Da agosto a settembre 1940 l’aviazione tedesca bombardò l’Inghilterra con l’obbiettivo di distruggere i centri ind8ustriali e di fermare una possibile reazione civile. Ma ai continui bombardamenti gli inglesi seppero dimostrare una fortissima resistenza, grazie anche al primo ministro Wiston Churchill.
Grazie anche all’invenzione del radar fatta dalla RAF, gli inglesi riuscirono ad infliggere forti perdite alla Luftwaffe, l’aviazione tedesca. Hitler dovette rinunciare al piano di invasione e ciò, negli ultimi mesi del 1940 iniziò a far pensare che non sarebbe più stata una guerra lampo, ma una guerra che avrebbe coinvolto tutto il mondo, infatti nel settembre 1940 il Giappone si alleò con la Germania e l’Italia; seguirono Romania, Ungheria e Slovacchia.

1940: l’Italia in guerra fallisce sul piano militare.
Dopo la conquista tede4sca della Francia, il conflitto sembrava avviarsi alla fine e Mussolini riuscì a convincere i gruppi pacifisti che era necessario entrare in guerra, così l’Italia avrebbe potuto spartirsi il grande bottino conquistato dalla Germania. Il 10 giugno 1940 Mussolini annunciò che l’Italia era entrata in guerra.
L’intenzione dell’Italia era quella di fare una guerra parallela, che consisteva nell’indebolire ulteriormente gli inglesi, per questo decise di attaccare le basi britanniche situate nell’Africa nord-orientale. Dopo una serie di vittorie, la controffensiva inglese fece arretrare gli italiani sino in Libia.
Nell’ottobre 1940 l’Italia attaccò la Grecia, convinta di poterla sconfiggere in poco tempo, ma i calcoli di Mussolini si rivelarono errati e l’Italia fu costretta ad arretrare fino all’Albania con gravi perdite.
Questo insuccesso sottolineò l’impossibilità dell’Italia di condurre attacchi senza l’appoggio dell’esercito tedesco, così la Germania mandò in Africa un corpo di spedizione comandato da Erwin Rommel, che inflisse gravi sconfitte agli inglesi. Nei primi mesi del ‘40 i tedeschi intervennero anche nella penisola balcanica; dopo aver occupato la Bulgaria, i tedeschi assieme agli italiani invasero la Jugoslavia e la Grecia, che si arrese nel mese di aprile.

1941: un anno di svolta.

Hitler attacca l’Unione Sovietica.
Alla metà del 1941 due avvenimenti diedero una svolta decisiva nel conflitto: l’attacco di Hitler all’Unione Sovietica e l’intervento degli Stati Uniti. L’invasione dell’Unione Sovietica diede iniziò con la rottura del patto di non aggressione firmato dai ministri tedesco e sovietico Molotov e Ribbentrop; con questa invasione Hitler dava uno slancio a due obbiettivi della Germania: l’espansionismo orientale e la lotta al comunismo. Inoltre Hitler voleva preservarsi da un attacco da est e mettere le mani sulle ricchezze agricole e industriali sovietiche.

Le truppe sovietiche resistono all’avanzata nazista.
Il progetto i invasione dell’Unione Sovietica, chiamato “operazione Barbarossa”, era stato preparato sin dal settembre 1940.
L’operazione fu avviata alla fine del 1941 con un colossale spiegamento di forze e di mezzi: tre milioni di soldati tedeschi, italiani, rumeni, spagnoli, ungheresi, finlandesi e spagnoli, attaccarono i paesi baltici, l’Ucraina e la Crimea. Nonostante questa ondata che giunse fino alle porte di Leningrado e Mosca, l’esercito russo si riorganizzò e oppose un’accanita resistenza; anche su questo fronte, per la Germania era sparita la speranza di concludere la guerra rapidamente.

La guerra diventa mondiale.
Per controbattere la supremazia tedesca, gli Stati Uniti appoggiarono l’Inghilterra con l’invio di armi e prestiti; questa solidarietà nacque nella Carta atlantica, firmata da Winston Churchill e Franklin Delano Roosvelt; anche se gli Usa esitavano ad entrare direttamente nel conflitto.
I Giapponesi, alleati con la Germania, nel frattempo stavano espandendosi in Cina, Indovina e nel Pacifico e per evitare un contrattacco da parte degli Usa, il 7 dicembre 1941 attaccò la base navale situata alle Hawaii di Pearl Harbor; le unità navali americane vennero distrutte e gli aerei non ebbero neanche il tempo di alzarsi in volo. L’opinione pubblica disse che era stato un brutto colpo per l’America, così gli Starti Uniti entrarono in guerra contro la Germania, il Giappone e l’Italia.
Successivamente al successo di Pearl Harbor, il Giappone si lanciò alla conquista dell’Asia e del Pacifico, seguendo le linee dei nazifascismi (espansionismo aggressivo); in meno di un anno il Giappone si impadronì delle penisole del sud-est asiatico, minacciando l’India e l’Australia.

1942: viene arrestata l’avanzata dell’asse.
Nella primavera del 1942 gli americani incominciarono piano piano a riconquistare le isole del Pacifico .
Intorno alla seconda metà del 1942 ci fu un mutamento nel piano bellico: l’iniziativa passò dal nazifascismo alle forze alleate.
Sul fronte orientale i sovietici fecero una controffensiva a Stalingrado, che durò da novembre 1942 a gennaio 1943 con esito della sconfitta tedesca e resa dell’armata guidata dal generale Friedrich Von Paulus. Nell’Africa settentrionale le truppe guidate dal generale Montgomery, fermarono a El Alamein le truppe dell’asse, facendole ripiegare.
Intanto gli americani sbarcavano in Algeria e in Marocco, dove costruire le basi per poi sbarcare in Italia; nel luglio 1943 gli angloamericani approdarono in Sicilia e la liberarono in poco tempo.

Italia: cresce il malcontento e cade il regime Mussolini.
In Italia, contemporaneamente allo sbarco in Sicilia, nella popolazione cresceva sempre più il malcontento e la stessa era sempre più messa a dura prova dalla mancanza di viveri e dai continui bombardamenti.
L’ondata di scioperi del 1943 fu una conferma del malcontento e dell’efficacia della propaganda comunista clandestina; ma anche le persone appartenenti al regime fascista iniziavano a dubitare della vittoria e delle capacità di Mussolini. Il prestigio di Mussolini e del fascismo era compromesso.
Nella seduta del 25 luglio 1943, un ordine del giorno, con 19 voti favorevoli e 7 contrari, decise della sfiducia in Mussolini, che venne destituito e fatto arrestare da Vittorio Emanuele III.

Dopo l’armistizio l’Italia diventa un campo di battaglia.
Il governo venne allora affidato al maresciallo Pietro Badoglio; la caduta del fascismo creò gioia nel popolo italiano, ma la notizia che l’Italia era ancora in guerra lo sconfortò.
Tuttavia furono avviate delle trattative segrete con gli angloamericani, che il 3 settembre 1943 firmarono a Cassibilie, in Sicilia un armistizio che però venne reso noto l’8 settembre 1943. dopo aver stipulato l’armistizio, il re, Badoglio e altri ufficiali si rifugiarono a Brindisi, già liberata dagli alleati.
L’Italia era nel caos: l’esercito senza ordini si disgregò e lo stato andò lentamente allo sfascio.
L’Italia era divisa in due: a nord i tedeschi fondarono la repubblica sociale Italiana, con sede principale Salò (lago di Garda), praticamente la popolazione era soggiogata dai tedesche e daq Mussolini che qui ancora governava.
Nel Sud, invece era al potere il re Vittorio Emanuele III, con il governo del maresciallo Badoglio.
La penisola era diventata un campo di battaglia tra i tedesche e gli alleati; ma la popolazione civile, essendo contraria al fascismo e ancor di più al nazismo non restò immobile: il27 settembre 1943 la popolazione di Napoli insorse e dopo quattro giorni di guerriglia, riuscì a liberare la città.

 
 
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