Brancaleone, Attivo sportello per supporto psicologico alle famiglie con disabili

il garante di brancaleone

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L’epidemia dilagante di Covid-19 e la conseguente misura di “lock down”, ovvero di chiusura totale di attività e servizi, ha travolto e lasciato inermi ed indifesi tutti, senza esclusioni.

Lock down in Italia

Il lock down è una misura mai adottata dalla nascita della Repubblica che, oltre a sortire danni economici e finanziari, inizia già a prefigurarsi come emergenza psicologica. L’essere privati delle proprie routine, perdere contatti umani e sociali, far i conti ogni istante con la malattia e la morte ha prima provocato incredulità, ora inizia a portare disturbi del sonno, dell’umore, e del comportamento.

Una situazione già così drammatica va ad aggravarsi ulteriormente nelle famiglie che accudiscono un disabile. Il diversamente abile e la sua famiglia devono confrontarsi con l’isolamento forzato, con l’impossibilità di compiere quelle semplici azioni come uscire per una passeggiata, andare a scuola o al bar che, per quanto semplici, rappresentano per il disabile tutta la sua esistenza.

Brancaleone esempio di valorizzazione dei diversamente abili

La Garante di Brancaleone, Anna Laura Tringali, inteviene sulla situazione e detta le linee guida da seguire:

Già di per sé è duro e logorante occuparsi di un disabile in condizioni di normalità, quando nella cura si può contare sull’appoggio dei familiari,delle insegnanti, del personale socio-sanitario, figurarsi in una situazione di emergenza sanitaria e con il pensiero costante che quelle ore perse di socialità, di scuola, di terapia possono compromettere per sempre i progressi del mio caro.

Pur tenendo a mente la necessità di rispettare alcune misure sanitarie di prevenzione, i disabili di Brancaleone e le loro famiglie dovevano poter contare su un supporto emotivo, di qui l’idea di creare una linea telefonica gratuita a cui rivolgersi per uno sfogo, per chiedere un consiglio o anche solo per rimanere in silenzio, ma sapendo che c’è lì qualcuno vicino con il cuore. Posto che l’Ufficio del Garante è un organo monocratico che opera in totale indipendenza, il Garante crede fortemente nei valori della sinergia e della cooperazione ed ha voluto avere al proprio fianco nell’iniziativa l’Ambito Territoriale Sud, che ha permesso la collaborazione della psicologa e psicoterapeuta, dott.ssa Maria Rita Trifirò.

Il servizio

Ho insistito per poter avere proprio la dottoressa, oltre per le sue indiscusse qualità professionali, perché già applicata all’area affari sociali del comune di Brancaleone e, quindi, già edotta su tante criticità sociali esistenti. Nello specifico, il servizio prevede una linea telefonica di supporto psicologico. E’ stato attivato lunedì 30 marzo e durerà fino a tutta la durata dell’isolamento.

I numeri sono attivi dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 12:00 e a seconda delle necessità prevedono la possibilità di dialogare con la psicologa e psicoterapeuta, dott.ssa Maria Rita Trifirò, o con la dott.ssa Anna Laura Tringali, garante dei diritti dei disabili di Brancaleone ed educatrice psico-pedagogica, specializzata nei disturbi dell’apprendimento. E’ una iniziativa come poche si sono viste in giro, soprattutto perché non improvvisate e lasciate in mano alla buona volontà di gente poco esperta.

La linea amica è il riadattamento di un progetto di supporto alla genitorialità di famiglie con disabili che si stava predisponendo a febbraio e che ora si è solo dispiegato con altri mezzi e formi, la necessità ci ha portati ad aguzzare l’ingegno, insomma. In conclusione, quello che mi preme dire è che dal mio insediamento, meno di due mesi fa, sono già state individuate diverse criticità: alcune sono state risolte e per altre stiamo lavorando.

Ma credo profondamente, e me lo fa credere la disponibilità che ogni singolo lavoratore del comune manifesta alle richieste del mio ufficio, la fiducia che la popolazione mi sta concedendo, che Brancaleone può e deve diventare un paese all’avanguardia nel rispetto e nella valorizzazione dei diritti dei disabili. E perché no. Sentirci dire tra qualche anno: Facciamo come hanno fatto a Brancaleone, perché funziona..

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Author: Carmine Verduci

Nato a Brancaleone nel 1984, ha frequentato l'istituto d'arte di Locri. Artista e scrittore, ama la musica, la natura, la fotografia, la storia delle leggende Calabresi e dell'archeologia. Si occupa di divulgazione e promozione culturale dell'area grecanica e locridea, attraverso l'organizzazione di eventi culturali nella propria città e sul territorio.