

Reggio Calabria, aperti “cantieri di Pace” in cinque Parrocchie
Cantieri di Pace aperti. In cinque diverse parrocchie della diocesi giovani e adulti di Azione cattolica, in continuità con il mandato ricevuto dai bambini e ragazzi dell’associazione in occasione delle Marce della pace, si sono dati appuntamento per iniziare il laboratorio unitario in cui sperimentare percorsi concreti di pace.
L’Azione cattolica di Reggio Calabria apre i Cantieri di Pace A fare da sfondo all’iniziativa l’immagine del cantiere, evocatrice di quel fermento e quella novità che un cartello «lavori in corso» suscita nei passanti. L’immagine del cantiere è sintomatica del fervore del “fare”, dell’alacrità, del progetto. La bellezza sta tutta nel gruppo di persone che progetta e in pochi passi trova le risorse e le maestranze, recupera i materiali, inizia a sbancare e, piano piano, a costruire e quello che prima era un fazzoletto di terra pieno di erbacce, in pochi mesi diviene un edificio solido che sarà abbellito da volti, storie, vite che lo abiteranno.
I Cantieri di Ac, vogliono essere degli spazi di pensiero e di operatività in cui costruire opere fruibili e per il bene di tutti, non cattedrali nel deserto. Perché alcuni cantieri vengono avviati senza l’effettiva volontà di portare a compimento il lavoro e che finiscono con l’essere solo una zona recintata che delimita quel fazzoletto di terra dal resto della città.
Questi spazi di pensiero, dopo gli incontri con i testimoni del 20 febbraio, si svilupperanno in due fasi. In prima battuta le associazioni parrocchiali gemellate approfondiranno, mediante degli incontri aperti a tutta la parrocchia e al territorio, i temi della pace e del bene comune e in una seconda fase individueranno una situazione, un luogo, una realtà che necessita di un intervento di “pace” che sarà concretizzato nell’ottica della continuità del servizio.
Il Cantiere della Zona Tirrenica è stato animato dalla testimonianza di don Nino Russo, Il Cantiere della Zona Sud, ha accolto la delicata testimonianza di Francesco Penna, avvocato esperto di diritto dell’immigrazione che ha condotto i soci dentro la realtà della Tendopoli di San Ferdinando suscitando fra i tanti giovani presenti delle importanti domande di giustizia.
La testimonianza appassionata di accoglienza delle fragilità è stata invece il cuore del Cantiere della Zona Centro grazie al racconto di Rita Agnello e Domenico Barresi responsabili Comunità Papa Giovanni XXIII.
Nel Cantiere della Zona Ionica l’infaticabile lavoro della Comunità di Sant’Egidio è stato presentato da Antonella Surfaro . Ultimo Cantiere, quello della Zona Nord, che ha toccato i temi dell’universalità del messaggio di Pace grazie all’esperienza di missione di padre Vincenzo Troletti.
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