Melito di Porto Salvo (RC), al Tiberio Evoli salvi i reparti di Ginecologia e Pediatria

ospedale tiberio evoli

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Ospedale Tiberio Evoli

Scongiurata, all’ospedale T. Evoli, la chiusura dei reparti di Ginecologia e Pediatria. La decisione è stata resa nota, nella mattinata di ieri, dal direttore generale dell’Asp Rosanna Squillacioti, a conclusione del lungo incontro avuto con il sindaco di Melito Porto Salvo, dottor Gesualdo Costantino.

Così come aveva fatto telefonicamente con il Governatore della Calabria Scopelliti, interpellato nella sua veste di Commissario straordinario della Sanità calabrese, Costantino ha chiesto di non procedere con le chiusure, di cui si era cominciato a parlare dal pomeriggio di mercoledì, ma di salvaguardare l’ospedale e l’utenza che ad esso fa riferimento.

Costantino ha anche sottolineato il forte disagio che una scelta del genere avrebbe causato non solo nella cittadina ionica, bensì in tutta l’Area Grecanica. Nel lasciare l’ospedale, la dottoressa Squillacioti, che precedentemente aveva avuto un incontro a porte chiuse con i medici, ha dato atto a Costantino di aver agito in maniera incisiva, interessando della cosa il governatore Scopelliti, ed ha confermato che non saranno attuate chiusure di sorta, men che meno quella di Pediatria e Ginecologia (quest’ultima resterà operativa con i dieci posti letto assegnati). Per quanto riguarda la Ostetricia, già soppressa in seguito al taglio del Punto nascite, potrà continuare ad operare per l’assistenza alle donne incinta, ma solo per con tracciati e controlli di routine.

Vivo compiacimento per le decisioni comunciate dal direttore generale dell’Asp, è stato espresso da Gesualdo Costasntino, il quale ha ripercorso le tappe di una due-giorni intensa, emotivamente coinvolgente, nel corso della quale ha avuto ripetuti contatti telefonici con il Governatore Scopelliti.

<<Nel momento in cui ho avuto notizia dei possibili tagli che avrebbero dovuto riguardare il nostro ospedale – ha dichiarato – ho immediatamente attivato i canali istituzionali necessari. Ho avuto modo di parlare a lungo con il Presidente Scopelliti, al quale ho chiesto di tenere in considerazione la forte preoccupazione che il territorio aveva cominciato ad esprimere in merito. Con grande soddisfazione ho preso atto che il Governatore, non solo ha dimostrato massima attenzione alla problematica da me evidenziata, ma si è anche attivato concretamente.

Nel frattempo ho anche avuto modo di apprendere che c’erano stati dei problemi al “Tavolo Massicci”, dove è stato contestato al commissario straordinario per la Sanità, il dato dei 62 parti avvenuti nel 2011, nonostante il già vigente decreto di chiusura del reparto. Incontrando successivamente la dottoressa Squillacioti, a cui mi lega un solido rapporto di stima, ho incassato la sospensione di qualsiasi provvedimento di chiusura. Ringrazio pubblicamente il Presidente Scopelliti, per la grande disponibilità dimostrata, e la dottoressa Squillacioti per l’occasione dell’incontro chiarificatore, con finestra aperta sulle prospettive>>.

Lo stesso sindaco di Melito Porto Salvo ha riportato al centro dell’attenzione la richiesta che, avanzata dai sindaci dell’Area Grecanica, prevede l’accorpamento funzionale del Tiberio Evoli con l’azienda ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli. <<Ho spiegato al Governatore che convocherò, da qui a breve, tutti i sindaci del territorio, per individuare assieme le priorità a livello di necessità sanitarie dell’area che, secondo noi, dovranno essere previste nel nuovo piano aziendale.

Personalmente sono convinto che, oltre all’unità operativa complessa di Medicina, sarebbe importante puntare su una Chirurgia generale, dotata di un’equipe chirurgica attrezzata per affrontare le situazioni di emergenza-urgenza. Questo significa che l’ospedale di cui il territorio ha bisogno, dovrà essere un ospedale in grado di dare risposte, ad esempio, ad un politraumatizzato, su cui intervenire per stabilizzarne le condizioni, per poi prevedere il trasferimento nelle strutture attrezzate. Inoltre occorrerà salvaguardare e potenziare quei servizi che verranno mantenuti in essere. Fermo restando che la strada dell’accorpamento funzionale rappresenta la migliore soluzione per i tanti problemi esistenti>>.

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Author: Cristina

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