Miracolo a Natile di Careri

Miracolo a Natile di Careri

di FRANCESCO MARRAPODI

Un “miracolo spettacolare” quello avvenuto la sera di giovedì scorso a Natile di Careri. Uno di quei fenomeni che sembravano appartenuti al passato, ma che è tornato a farci visita quest’anno. E’ l’atmosfera natalizia, o, ad essere più precisi, lo spirito natalizio. Lo spirito natalizio di un tempo: quello vero, quello giusto, che una volta faceva da sovrano a questo particolare periodo. Un’atmosfera che apriva il cuore della gente: e si diventava subito più buoni, felici di sentirsi tali, più generosi con gli altri, più propensi a fare il bene.

Ciò, come detto, non accadeva da tanto tempo, perché il Natale oggi è festeggiato non più per devozione, non per animo cristiano, ma per solo principio di tradizione. Eppure, quest’anno, mentre ognuno di noi faceva i conti con le conseguenze delle abbuffate festive, ecco che lassù, da qualche parte, a Natile di Careri (piccolo centro ai piedi dell’Aspromonte) accadeva il tanto atteso miracolo.

Lo spirito natalizio, che come la bruma si dirama nella notte, iniziava lentamente ad amalgamarsi con i vicoli, le rughe, i “catoj”, le strade e persino con le abitazioni circostanti, dando quel tocco di originalità al presepe vivente in corso. E’ proprio di questo che si tratta: del presepe vivente allestito dalla parrocchia Santa Maria del Soccorso e dalla amministrazione comunale, che ha avuto luogo, appunto, la sera di giovedì a Natile di Careri.

E subito le strade di sono trasformate in una sorta di macchina del tempo che ha catapultato (chiunque ha avuto la fortuna di assistere all’evento) a Betlemme, nella natività vera e propria, quando, in una grotta, accanto al bue e l’asinello, il mondo dava il benvenuto a nostro Signore Bambin Gesù, Redentore dei popoli.