Melito Porto Salvo (Rc), proteste dei dipendenti della comunità montana “Area Grecanica”

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comunità montana area grecanica

di Francesco Iriti

Continua il periodo di difficoltà dei dipendenti della comunità montana “Area Grecanica” che non ricevano lo stipendi ormai da cinque mesi con i loro appelli senza ottenere, altresì, nessuna risposta in merito ai loro continui appelli.

Una situazione rimarcata più volte anche dal presidente Bruno Maisano che sin dal suo insediamento ha sempre espresso la sua solidarietà schierandosi al fianco dei dipendenti.

«Si tratta di una situazione vergognosa ed incresciosa che mette a repentaglio – ha dichiarato Maisano – la stabilità economica delle famiglie coinvolte e la loro serenità». Per tali motivi il presidente e tutti i dipendenti della comunità montana, che sono in stato di agitazione permanente, «chiedono alla Regione Calabria e a tutti gli organi di stato che si spendono velocemente nella direzione della risoluzione dell’annoso problema».

Il presidente Maisano, inoltre, «invita tutti i politici regionali a dare una risposta concreta al territorio montano che da tantissimi anni e nelle intensioni della politica avrebbe dovuto rappresentare  un punto di forza di questa terra.

Invece si lascia svanire la possibilità di un vero riscatto delle popolazioni montane e dal suo meraviglioso territorio affinchè – conclude Maisano – venga al più presto promulgata una nuova legge regionale che dia le meritate risposte a tutti coloro che hanno sempre prestato il loro servizio senza ricevere i dovuti emolumenti».

Al momento i vari dipendenti hanno deciso di attuare una protesta sobria e nel rispetto dei ruoli anche se, qualora questa situazione dovesse protrarsi ancora a lungo, la preoccupazione è che ci si possa trovare di fronte ad esternazioni più “forti”

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere provinciale Bernardo Russo secondo il quale «oltre al danno si inserisce la beffa poichè si è a conoscenza che le somme destinate ai dipendenti sono state inserite nel bilancio regionale, ma restano bloccate a causa di intoppi burocratici con grave nocumento per i dipendenti e le loro famiglie».

«Invito tutti a mettersi una mano sulla coscienza ed a porre la mente a tutte le famiglie che ormai sono quasi sul lastrico; – ha aggiunto Russo -a tutti questi genitori che fanno tanta fatica a comprare il minimo indispensabile per i propri figli».

Il consigliere Russo si meraviglia di tale situazione di difficoltà per le tante famiglie che lottano ormai da mesi tra mille insidie e stipendi che rappresentano dei “miraggi”

«E’ impensabile che nel 2010 ci possano essere situazioni come questa in cui dipendenti pubblici non percepiscono lo stipendio, per così tanto tempo, solo per via delle pastoie della burocrazia. – ha affermato Russo- In più, va rammentato che i dipendenti della Comunità Montana non hanno mai usufruito della progressione orizzontale e verticale in quanto non è mai stata fatta alcuna contrattazione decentrata».

«Vorrei rammentare, ancora una volta, che gli stessi dipendenti attendono- ha concluso Russo –  il trasferimento delle deleghe al fine di poter mettere a frutto le competenze e la professionalità acquisite nel tempo».

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