Locri, il dottor Domenico Freno chirurgo di Qualità

Locri, il dottor Domenico Freno chirurgo di Qualità

Anche se in questi ultimi tempi l’Ospedale di Locri è alla ribalta dei mass media in merito ad un suo depotenziamento, nella struttura ospedaliera lavorano eccellenti medici che per il loro impegno  e la loro fama valicano i confini regionali. Uno tra questi è un chirurgo all’avanguardia negli interventi di laparoscopia che, grazie alla sua tecnica e alla sua professionalità, porta a compimento casi clinici molto complessi.

E’ il dottor Domenico Freno, di Brancaleone, primario della  Chirurgia Laparoscopica  presso il reparto di chirurgia generale. La casistica  degli interventi in laparoscopia è piena di casi clinici risolti con successo che, alla fine, portano alla considerazione che anche in Calabria, una terra afflitta da mille problemi e tante contraddizioni, esistono delle eccellenze nel campo della sanità. Il dottor Freno ha avviato uno studio per potenziare e raffinare la tecnica chirurgica laparoscopica dedicandosi alle patologie più frequenti della colecisti e vie biliari.

Si è concentrato, in particolare, sulla calcolosi, complicata da colicistite o da pregresse pancreatite, anche in pazienti plurioperati. Uno dei punti di forza del lavoro che quotidianamente viene assicurato dal dr. Freno è rappresentato dai tempi di degenza, risultato questo certificato anche dal Ministero(studio PNE Ministero della Salute Agenzia Neazionale per i Srvizi Sanitari regionali). Secondo i dati dello studio ministeriale condotto sulle colecistectomie laparoscopiche, circa il 63% dei migliori centri ospedalieri italiani che erogano questo tipo di assistenza riesce a contenere i tempi di dimissioni entro i tre giorni.

Gli esiti dello studio realizzato dal dr. Freno su gli ultimi 150 pazienti da lui operati di colecistectomia laparoscopica, evidenzia un dato di un solo giorno di degenza con indice di conversione e complicanze dello zero per cento. Questo dato fa registrare un risparmio economico per la sanità pubblica. “La Chirurgia videolaparoscopica – si legge  nel suo curriculum vitae – è una rivoluzione tecnica nel campo chirurgico; essa viene eseguita solo in centri specializzati e rende inutili le lunghe incisioni finora impiegate in chirurgia.

La tecnica laparoscopica è stata introdotta negli anni ’70 per impiego ginecologico ma dal 1985, quando fu eseguita per la prima volta una colecistoctomia, anche per la continua richiesta dei pazienti, ed il numero degli interventi condotti con questa metodica si è enormemente allargato. Infatti, con questa tecnica la visione del contenuto dell’addome è ottenuta con una telecamera e l’intervento è eseguito con l’ausilio di strumenti miniaturizzati di precisione, introdotti attraverso incisioni di pochi millimetri. L’immagine viene quindi riportata in un monitor dove appare ingrandita fino a 20 volte.

Il vantaggio principale della  laparoscopia è rappresentato da un’invasività decisamente inferiore rispetto ad un classico intervento di chirurgia “aperta”. I tempi di recupero sono inferiori, il dolore è ridotto e la degenza in ospedale abbreviata”. Quindi una buona incidenza sul risparmio della spesa sanitaria. Il dottor Freno, prima di approdare a Locri, proveniva dall’Ospedale di Carrara il cui compianto Maestro della Chirurgia. Prof. Achille Sicari, di Bruzzano Zeffirio, gli ha insegnato tutti i trucchi del mestiere.

E’ stato, presso il suddetto nosocomio, Aiuto Chirurgo, come si legge ancora nel curriculum, in oltre 12.000 interventi. All’interno della divisione oltre a praticare attività di reparto e di sala operatoria ha maturato importanti esperienze nel settore della chirurgia generale, laparoscopica, toracica e vascolare, nella nutrizione artificiale, lavorando nel reparto di Terapia Intensiva chirurgica fino a pubblicare lavori scientifici su riviste del settore. Senza ombra di dubbio è un fatto enormemente importante avere tra la nostra gente professionisti di così alto valore perché, alla fine, aiutano i pazienti ad affidarsi nelle loro mani nella piena consapevolezza che i loro problemi di salute alla fine potrebbero essere risolti.