Lazzaro (RC), neppure a scuola i ragazzi sono al sicuro dal rischio inquinamento

scuole lazzaro inquinamento

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Riceviamo e pubblichiamo:

E’ convinzione comune che l’educazione ambientale o meglio l’educazione civica con norme di rispetto per l’ambiente sia rivolta solo agli studenti o quanto meno ai giovani. Ma sappiamo tutti benissimo che così non è. Essa è indirizzata anche ad un pubblico adulto nondimeno a chi spetta far capire a bambini e ragazzi i problemi dell’ambiente e i giusti comportamentiche si devono mantenere per non contribuire ad incrementarli.Ma a Lazzaro oramai viviamo nella rassegnazione assuefatti all’aria viziata che  da anni chi ci governa ci fa respirare.

Il Comitato “torrente Oliveto”sin dal mese di ottobre 2011 ha ripetutamente segnalato anche al Commissario di GovernoDelegato per il Superamento della Criticità  Ambientale nel Territorio della Regione Calabria di Catanzarodelle problematiche igienico-sanitarie pregiudizievoli per la salutedei ragazzi della scuola Media “F.Jerace” di Lazzaro. Si rappresentava che  a qualche metro dalla precitata scuola e da quella  elementare vengono svuotati i rifiuti dai mezzi raccoglitori di piccole dimensioni, nel compattatore in sosta nel piazzale e, durante le operazione di svuotamento, i liquami si riversano sull’ asfalto stradale che, data la notevole pendenza del sito, li fa giungere in prossimità della Strada Statale 106. Situazione che ha determinato un grave inconveniente igienico sanitario di carattere permanente con conseguente immissione nell’atmosfera di odori molesti che giorno dopo giorno diventavano sempre più penetranti e si percepivano  in tutto il centro abitato circostante.

In aggiunta a tale criticità, tuttora in atto, si segnalavano i miasmi emanati dagli innumerevoli cassonetti di RSU che sono stati ritirati dai vari punti del paese e stoccati nella vasta area recintata attigua alla scuola media, in parte collocati a qualche metro dalle finestre delle aule scolastiche. In tale area sono stati stoccati anche dei rifiuti, cumuli di sterpaglie e un cassone metallico per la raccolta del vetro. Si sottolinea che nell’area circostante, oltre alle numerose abitazioni, a pochi metri sono operative, come anzidetto, la scuola elementare statale “Demetrio Cuzzupoli” e la scuola media “F.Jerace”, la delegazione municipale  e due grandi supermercati.

E’ grave che tale inconveniente igienico sanitario sia passato inosservato pur ricadendo inevitabilmente  sotto gli occhi di tutti, ma è ancora più grave che il personale scolastico e i genitori dei ragazzi non avrebbero intrapreso alcuna iniziativa in merito a tale problematica, non ci risulta diversamente. E’ proprio incomprensibile che in un’area attigua ad una scuola che dovrebbe essere adibita a verde pubblico venga realizzato un centro di stoccaggio proprio dall’Ente a capo del quale presiede la massima autorità sanitaria locale.

E’ superfluo evidenziare che oggi a distanza di quasi un anno la comparsa di insetti morsicatori e gli intensi miasmi sono diminuiti anche perché gran parte dei cassonetti stoccati nei mesi di agosto e settembre 2011 sono stati rimossi e non si sa che fine abbiano fatto. Comunque l’inconveniente igienico sanitario persiste. E’ necessario che si intervenga affinché l’Ente competente provveda senza indugi ad adottare tutti i provvedimenti a salvaguardia  del diritto degli studenti ovvero di studiare in un ambiente sicuro e confortevole.

In questo territorio ove le Istituzioni sembrano insensibili alle tematiche ambientali, si è  superato ogni limite, addirittura in questi giorni presso la scuola media“F.Jerace”, nell’ampia area lato Sud/Estsotto le finestre delle aule scolastiche, è stata realizzata una discarica di rifiuti speciali costituiti da terre da scavo, materiale edilizio proveniente da demolizioni, dei tronchi di alberi e scarti  di vegetazione. Nessuna motivazione, né norma di legge potrà giustificare la presenza dei rifiuti nell’area scolastica e gli interventi edilizi all’interno delle scuoleeseguiti durante la presenza degli scolari. Nella giornata d’avvio dell’anno scolastico una visita presso le scuole da parte dei membri della Giunta comunale oltre a dare un segnale di vicinanza ai ragazzi e al personale scolastico avrebbe permesso di prendere atto dell’effettivo stato dei luoghi. Forse queste sono lodevoli iniziative di un nostalgico tempo passato.

Visto che di fronte all’ evidente fonte generativa del pericolo chi di competenza non interviene,sebbene le scuole e le collettività costituiscono ambiti particolarmente delicati sotto molti aspetti e per questo oggetto di particolari tutele anche dal punto di vista igienico-sanitario,atteso che,come è noto, esistono anche fonti di inquinamento invisibili come l’amianto e il radon, ci domandiamoin tal caso come si intenderebbe tutelare la salute dei nostri ragazzi da tali fonti?

Resta da dire che visto la delicatezza della situazione e l’urgenza di intervenire per impedire l’aggravarsi o il protrarsi delle conseguenze dannose soprattutto per la salute dei bambini e dei ragazzi delle precitate scuole,abbiamo richiesto l’intervento del  S.P.I.S.A.L. – Servizio per la prevenzione igiene e Sicurezza degli Ambienti di LavoroArea territoriale Reggio Calabria-Palmi.

 

Vincenzo CREA

Referente unico dell’ANCADIC Onlus

Responsabile e coordinatore del territorio nazionale

Area di interesse tutela dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico

e Responsabile del Comitato  spontaneo “Torrente Oliveto”

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Author: Cristina

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