Sognando l’“America” a teatro, il “G. Mazzini” di Locri rappresenta realtà vicine con il talento e l’ironia

locandina locri

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La voce della creatività lascia che si evolva, con la naturalezza della musica e delle immagini, il messaggio principe della vocazione artistica, in modo tale che arrivi pungente all’interno degli osservatori e degli ascoltatori.

Su questo si basa la rappresentazione teatrale tenutasi il 22-03-2012 a Locri, che ha visto l’Auditorium dell’IST. MAGISTR. ST. G. MAZZINI come miglior scorcio dove ammirare l’arte, non solo della recitazione (decisamente esemplare da parte degli alunni della sopracitata scuola secondaria di secondo grado), ma anche del sapere impiegare e sfruttare il talento per cimentarsi nell’arduo compito di emozionare e divertire allo stesso tempo.

L’opera, “America”, elaborata dalla Professoressa Maria Pia Battaglia, è una creazione che eccelle nello stile e nel contenuto, è un disegno inciso sulla semplicità per dare vita a ricche sfumature che incorniciano ed esaltano il colore della passione profusa nel lavoro svolto.

“America” è un po’ la ricostruzione dell’umano vivere, nell’opera infatti si evidenzia il desiderio di evasione, di immersione in una nuova realtà, di vivere una favola carezzando i sogni in un imbarco speranzoso per poi abbandonarli in una terra straniera.

L’ambientazione richiama la tradizione calabrese dei decenni passati, intrisa di quella cultura popolare che erge il pensiero poco aperto all’emancipazione dell’individuo, ma è anche cultura di musica, canto e ballo, la festa calabrese mostrata a sprazzi nell’opera coordinata da un cantastorie, che fa risorgere ancor più palesemente il passato.

Le novelle, ovvero le storie dei personaggi, testimoniano vite molto differenti accumunate solamente dallo stesso occhio curioso con il quale è vista l’America, la soluzione ad ogni problema, la chimera dal volto della felicità.

Coinvolgente il ritmo delle battute a volte arricchite con frasi in dialetto calabrese che elevano lo spessore dell’ironia e della risata. Particolari figure giocano un ruolo fondamentale per impreziosire l’opera con gemme di puro umorismo, quali sono le “commari”, che spingono il discorso in comunità fino alla critica e al pettegolezzo con la malizia divertente grazie ai termini usati per esplicare il fatto della giornata, gli atteggiamenti dei personaggi dalle caratteristiche a volte rudi a volte solari, e la figura dell’ “imbecille”, dell’incompreso perché dall’animo sempre ridente, colui che maschera le verità con atteggiamenti buffi dicendo, in chiusura con il suo modo di fare ormai risaputo: “…per trovare l’America, bisogna necessariamente andare in America?”; con questo messaggio finale il senso dell’opera si concretizza e lascia lo spettatore con questo quesito sulla felicità, dove essa possa trovare natura.

L’America, per questo gruppo teatrale studentesco, potrebbe non essere molto lontana, giusto a Reggio Emilia dove parteciperanno come unici rappresentanti delle scuole calabresi al Festival Internazionale Teatro Lab. Un senso di responsabilità e di onore per il Preside Rosario Lucifero, la Professoressa Maria Pia Battaglia e per tutto il cast formato da:  Francesco Cataldo, Luigi Minnella, Leo Criaco, Vincenzo Rispoli, Daniela Morabito, Alberta Cavallo, Pietro Versace, Michele Lutero, Sara Stefanelli,  Pamela Monteleone , Martina Calabrese, Ilenia Fimognari , Roberta Commisso, Ilaria Cataldo, Eleonora Carpentieri e i due collaboratori esterni Roberta Papa (attrice dalle notevoli capacità anche canore) e Antonio Orlando (curatore della parte musicale). 

 

Davide Ritorto

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Author: Cristina

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