Per le vittime di Lampedusa, 3 ottobre 2013 per amore del prossimo

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di Giuseppe Condello

Come ti chiami fratello?

Come ti chiami nell’ora del dolore e del martirio?

Chi sei fratello?

Chi ti ha condannato al viaggio della disperazione?

Come ti chiami sorella?

Come ti chiami nell’ora senza amore, nella tragedia di mare?

Chi sei sorella?

Chi ti ha condannata all’approdo dei senza cuore?

Come vi chiamate genti disperate?

Come vi chiamate nell’oscuro frammento che terremota le coscienze?

Lasciamo ardere la coscienza, che si chieda accoglienza agli esuli.

Corpi, martiri, straziati gridano vendetta nel nome di un Dio che non è minore.

Tra le fronde solitarie della poesia alto si eleva l’inno alla giustizia.

Fratelli e sorelle siete nostra memoria per dire e per dirci mai più! Candido a queste anime approdi il nostro senso di pietà.

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