Co.Re.Svi.T.: riunione di ex e di infiltrati

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Cosa non si fa per avere un po’ di visibilità! Con tutto quello che hanno fatto, poi!  Sforzi  profusi, inviti a mezzo stampa, telefonate a ripetizione, aiuto di compiacenti  “giornalisti stregoni” e …. non ci sono riusciti! Non possono darla a bere neanche ad un bambino!

L’incontro di “4 amici al bar” in biblioteca, con l’aiuto di qualche osservatore, gente alla ricerca di una visibilità persa e di trombati alle ultime elezioni,  è stato lo sguardo afflitto su uno spettacolo deprimente, una fotografia penosa che tra reduci, ex, infiltrati, inconsistenti, di vorrei ma non posso, il tutto si è consumato in un pomeriggio triste e deludente : la riunione annunciata sul “Comitato permanente del NO alla Centrale”. Il comunicato parla di Comuni che nulla hanno a che vedere con quegli Enti interessati dal decreto legge sulla Centrale di Saline.

Ma in Calabria tutto è possibile, in quanto le leggi, le normative, i decreti, sono per molti nostri amministratori un optional. Si lamentano quando, per la mancanza del senso delle istituzioni ed il rispetto delle leggi, le loro amministrazioni vengono sciolte per vari motivi  per poi piangere o al meglio lamentarsi ( che  non meritavano ciò, che hanno operato sempre per il bene della comunità ).

I Prefetti sbagliano, il Ministro dell’Interno non conosce la legge. Suvvia! Lo spettacolo in bianco e nero avvenuto in quel di Palizzi faceva pensare ai reduci di Salò che non volendosi convincere che la guerra era persa,  continuavano a illudersi nella loro ipotesi folle. Ma qui si va oltre: è come se durante una regolare partita, entrassero in campo quelli di una terza squadra che nulla hanno da spartire in quel match. Si infilano dentro con arroganza e sfacciataggine i Comuni di Staiti, Palizzi, Brancaleone, Bova e Cardeto.

È come, se i Comuni di Villa S. Giovanni, Scilla, Bagnara  ecc. ecc.  dicessero SI alla Centrale! Sarebbe una cosa fuori da ogni regola, quindi una cosa da matti, dovrebbero essere ringraziati da quelli che vogliono la Centrale, ma finirebbe lì. Ripetiamo per l’ennesima volta quali sono i comuni inseriti nel  decreto Ministeriale e poi nel DPCM: Montebello Jonico, Comune principale nel decreto perché ospita la Centrale, Melito di Porto Salvo, Roghudi, Bagaladi e Motta San Giovanni.

Questi  sono i maggiori Enti interessati ed anche remunerati. Poi ci sono i Comuni di Calanna, Reggio Calabria, S. Lorenzo, Condofuri oltre alla Regione ed alla Provincia. Per maggiore informazione sono 9 i Comuni che hanno la possibilità di intervenire nel dibattito, tutti gli altri sono alla ricerca di visibilità e basta. A questo punto lanciamo un appello alla stampa regionale affinché non dia fiato a perditempo, a personaggi in cerca d’autore, a politici in cerca di visibilità per la visibilità. Nessun Sindaco dei Comuni interessati era presente alla riunione a Palizzi.

Questa è la risposta all’invadenza ossessiva di chi non vuol capire che non si può pensare di entrare in casa d’altri a proprio piacere. Non si può essere così sfacciatamente onnipresenti su problemi altrui e così distanti e sprezzanti sui problemi di casa propria. Le regole devono valere sempre, le discussioni devono essere improntate nel rispetto delle normative. Non si può fare sempre come Vi piace! Per una corretta informazione il Comune di Melito Porto Salvo, non solo non era presente, ma addirittura non ha mai aderito al cosiddetto “Comitato permanente per il NO alla Centrale “. Le bugie hanno le gambe corte e a voler essere furbi certe volte ci si fa male!

                                                                                                  Co.Re.Svi.T.

Il Presidente

Avv. Giancarlo LIBERATI

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Author: Cristina

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