all’ennesimo annuncio della realizzazione dell’Ospedale della Piana a Palmi

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Ancora una volta assistiamo, all’ennesimo annuncio della realizzazione dell’Ospedale della Piana a Palmi.

Si ripete la solita messa in scena di un grande bluff. Quante volte si è già annunciata la posa della prima pietra? E che sia una grande farsa lo diciamo ormai  da anni, lo scriviamo nei comunicati, lo denunciamo nelle sedi preposte dei tribunali, ma i soliti difensori ad oltranza dei campanili e degli orticelli  in malora , continuano a far finta di niente, annunciando con toni trionfali, ogni volta come se fosse quella definitiva, quello che, se fosse vero, sarebbe l’ennesimo scippo in danno a tutti i cittadini della piana.

Vogliamo ricordare, soprattutto a beneficio dei  18.000 firmatari della petizione popolare in favore dell’ospedale unico  di Cannavà e a tutti i cittadini che vogliono che  finalmente si realizzi quel salto di qualità nella sanità della Piana, da anni  auspicato, che sui terreni dell’istituto Tecnico Agrario Luigi Ferraris di Palmi non è assolutamente possibile costruire un ospedale, perché sugli stessi insiste un vincolo di destinazione scolastica,  sancito da una legge nazionale e, per tanto, non  rimovibile in alcun modo.

Quindi, nell’attesa di sapere se il Presidente Scopelliti intenda veramente proseguire sulla strada disastrosa tracciata da Loiero, fino ad oggi principale nemico della Piana, nei prossimi giorni incontreremo i sindaci che intendono sostenere la realizzazione dell’ospedale unico della piana a Cannavà e chiederemo ufficialmente agli organi preposti di pronunciarsi in merito alla presenza o meno del vincolo di destinazione scolastica. Accogliamo comunque con gioia la decisione che l’ospedale sia Unico, perché vediamo finalmente riconosciuto  quello che sempre abbiamo con forza sostenuto, in difesa  di una sanità nella Piana che superi finalmente la logica della frammentazione dell’offerta sanitaria, con sperpero di vite e danari.

Appare altresì evidente che se unico deve essere, non potrà assolutamente sorgere nella periferia, ai margini della Piana, collocato lontano dalla polveriera infortunistica del  porto di Gioia Tauro  e in danno a tutti i paesi dell’entroterra.

Sarebbe un vero e proprio sopruso per un territorio che ha sempre subito  scelte politiche calate dall’alto, assurde e scellerate.

Agli stessi sostenitori dell’ospedale a Palmi che hanno sempre sopportato la bontà di questa soluzione parlando di due poli, uno sulla costa, uno nell’interno, chiediamo come giustificano adesso la loro soluzione?

Con la chiusura ormai certa di Polistena a chi si rivolgeranno i cittadini dell’interno? Ma forse è chiedere troppo, la logica e il diritto alla salute, il rispetto delle vite umane  sono concetti sempre più sconosciuti al mondo della politica, ma per fortuna rimangono ancora le leggi e soprattutto un vincolo di destinazione scolastica grande quanto una casa, anzi quanto  un ospedale finalmente Unico.

Qualora non dovessero pervenire smentite da parte della Regione Calabria circa le dichiarazioni lette in questi giorni sugli organi di stampa questa amministrazione si farà promotrice di una grande manifestazione di protesta coinvolgendo le amministrazioni e i cittadini dei comuni interessati dell’intera Piana.

Ufficio di Gabinetto del Sindaco Renato Bellofiore

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Author: ntacalabria

1 thought on “all’ennesimo annuncio della realizzazione dell’Ospedale della Piana a Palmi

  1. ma xrke questa insistenza x ospedale unico a cannava profumo di tanti soldi????
    x le tasche di non so ki.. ma xrke non la fate finità ke ki soffre e il cittadino ke si deve rivolgere a rc sempre pieno catanzaro catania roma ho notato ke sono ospedali vicini hai problemi del cittadino.. non so ke dire solo una cosa alla faccia di ki vota persone ke non litigano x costruire per il bene della comunità ma solo x pubblicita politica xrke siete una massa di inresponsabili ke spero ke avrete dei problemi x capire ke si deve fare non dove si deve fare e ke si dia la spinta x costruire in fretta ke i cittadini di tutta la piana sono stanki di sentirvi dire no qua no la e da anni ke si parla ma la conclusione dove?

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